Scritto in buona parte insieme a Pippo “Kaballà” Rinaldi, ormai suo fido collaboratore, confidente e “maieutico” di provata esperienza, è un album che esplora un percorso in cui trovano posto temi importanti come l’amore, la vita, la morte, la rinascita. La scrittura è sempre, garbatamente, non del tutto autobiografica, fatti salvi quegli episodi in cui è proprio la sua vicenda personale a divenire canzone, come nel caso della toccante “La virtù dei limoni”, dedicata alla memoria del padre. Per il resto il giusto connubio tra realtà e immaginazione si sostanzia in brani come “Recidivo”, un “quadretto familiare di ordinaria bisessualità”, come lo ha definito il suo autore, o “La vita come viene”, brano in cui Venuti ritrova, nelle vesti di una prostituta di quartiere, Carmen Consoli , insieme a Franco Battiato (co-protagonista della splendida ballad “Spleen #132”) e a Cesare Cremonini (con lui nel brano “Cuore giovane”) ospite di questo disco. E sono forse proprio i brani con gli ospiti a definire meglio di ogni altro lo spirito lieve e malinconico di “Recidivo”; da un lato il desiderio di rinascita che fa seguito a un passaggio di vita faticoso (la fine di una relazione, i cambiamenti che porta il trascorrere degli anni), quella voglia di illudersi e continuare a nutrire speranze che sfocia nel “cuore giovane” cantato nell’episodio beatlesiano che lo vede affiancato dall’ex-cantante dei Lunapop.
Ancora almeno tre canzoni vanno citate, e sono “Galatea”, la storia dell’amore tra il ciclope Polifemo e la ninfa Galatea, che però gli preferisce il giovane Aci, cantata dal punto di vista del “mostro”, la conclusiva “Il milione” ispirata ai viaggi verso oriente e alla comprensione silenziosa del senso della vita e infine l’agrodolce e consolatoria “Una pallottola e un fiore”, una delle più belle melodie pop che si siano sentite negli ultimi anni, non a caso primo singolo di un album che ha saputo fare dell’eccellenza in fase di scrittura e di registrazione uno dei indiscutibili suoi punti di forza. Per il resto è la naturale leggerezza di Venuti a trasformare queste canzoni in piccoli gioielli di musica pop. Un disco grande, da grandi.