Dopo aver flirtato, non più tardi di un anno fa, con Emmylou Harris, una delle più accreditate leggende del country-folk statunitense, nel più che discreto “All the roadrunning” (Mercury, 2006). E dopo aver cercato di catturare l’eterea essenza dell’epopea del mito della frontiera americana nei precedenti “Sailing to Philadelphia” (Mercury, 2000), “The ragpicker’s dream” (Mercury, 2002) e “Shangri-la” (Mercury, 2004), con “Kill to get crimson” per Mark Knopfler è giunto, dopo il gran peregrinare, il tempo di tornare dal punto ove è partito il suo lungo viaggio e di volgere uno sguardo alla sensibilità musicale delle proprie radici inglesi.
I dodici brani che compongono il nuovo lavoro di Mark Knopfler si avvalgono di una buona ispirazione nella composizione dei testi e nella interpretazione delle canzoni oltre che dell’inconfondibile sonorità di una delle chitarre più celebri del rock.
Tra gli episodi più intensi e godibili del cd vi sono “The scaffolder’s wife” - una malinconica canzone sul vivere quotidiano caratterizzata musicalmente dal suono di un flauto -, “A heart full of holes” e “Secondary waltz”, due belle ballate dove la fisarmonica spadroneggia e l’atmosfera che si respira è quella della comunità convenuta nel pub del paese al calare delle prime ombre della sera quando la giornata volge al termine e si ha grande bisogno di un caldo abbraccio.
“Punish the monkey” potrebbe essere un classico del repertorio Dire Straits, con tastiere e controcanti a sostenere ed esaltare gli assoli di una chitarra in stato di grazia. “Let it all go” è valorizzata da un timbro vocale perfetto e regala il titolo all’intero lavoro “…i’d kill to get crimson on this palette knife…”. Chiudono questa quinta fatica solista dell’artista scozzese - colonne sonore a parte - i sette minuti di “In the sky” nei quali si vola a respirare alti in cielo veleggiando sulle note di un sax .
In definitiva “Kill to get crimson” è la conferma che Mark Knopfler, giunto alla soglia dei sessanta anni, è un musicista e, soprattutto, un autore (non mancate assolutamente di leggere i testi delle canzoni!) con quattro quarti di nobiltà.
Doveroso e superfluo avvertimento in chiusura: si sconsiglia l’ascolto a quanti hanno la fretta come consigliera, a quanti pensano che dopo i trent’anni si farebbe meglio a riporre lo strumento nella custodia per pensare ad altro e a tutti quelli che fuggono riflessione e dolce malinconia.
(Paolo Panzeri)
Mark Knopfler - KILL TO GET CRIMSON - la recensione
Recensione del 18 ott 2007
Tracklist
01. True love will never fade
02. The scaffolder’s wife
03. The fizzy and the still
04. Heart full of holes
05. We can get wild
06. Secondary waltz
07. Punish the monkey
08. Let it all go
09. Behind with the rent
10. The fish and the bird
11. Madame Geneva’s