Renato Zero - CATTURA - la recensione

Recensione del 20 gen 2004

Lui dice che il titolo, “Cattura”, non è un messaggio aggressivo né angosciante: “c'è ancora chi si lascia catturare da un mazzo di fiori o dal piccolo dispiacere di qualcun altro, e che desidera condividerlo”. A 53 anni il Re dei Sorcini, in ottima forma, ritrova se stesso. Esce dal tunnel di “La curva dell’angelo”, influenzato dal tema della morte (della sua amata mamma) e mette assieme tredici canzoni di alto profilo. Interessante l’inizio della tracklist, con tre brani costellati riflessioni sincere, mai arroganti, sul ruolo dell’uomo nel mondo: “Come mi vorresti”, “A braccia aperte” (che è anche il primo singolo), e poi “Magari”, più intimista e raccolto. Poi c’è “L’altra sponda”, che parla di emarginazione e ha già creato un dibattito: alcuni hanno inteso fosse rivolto alla categoria degli omosessuali e che quello di Zero fosse un outing, altri sostengono che non sia assolutamente vero, lui nicchia e – come al solito – fa un po’ il misterioso. Desiderio di piacere a tutti o vero coraggio super partes? Viene da credere più alla seconda ipotesi: Zero, in fondo, si è sempre comportato con coerenza come una “creatura del mondo” lontana dalle mode, mai in cerca di facili successi, innamorata (sul serio) della musica e capace, per questo, di tenere attaccati a sé in fan per decenni. Se ne parla anche in “I miei miti”, uno dei pezzi migliori dell’album, che racconta il rimpianto per un tempo in cui la musica si suonava per passione e non (solo) per soldi. E il libretto del cd recita: “A tutti i ragazzi d’Italia una preghiera: riaccendetevi di musica”.

In sostanza “Cattura” è un ottimo disco, aiutato dagli arrangiamenti (opera di Geoff Westley), con buone basi e testi non banali, qualche perla qua e là (per esempio, “Fuori tempo”, la penultima traccia). Un album che assomiglia molto a chi l’ha composto: anticonformista, capace di provocare, far riflettere e anche consolare. E che potrebbe piacere anche a chi – ingiustamente e per snobismo – non ha mai pensato di includere Zero tra i propri possibili ascolti.

(Paola Maraone)

Tracklist
“Prendimi (intro)”
“Come mi vorresti”
“A braccia”
“Magari”
“C’è fame... ”
“La vie”
“Naturalmente”
“Figlio”
“L'altra sponda”
“Non si fa giorno mai”
“Vizi e desideri”
“Fuori tempo”
“I miei miti”

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