“Mighty like a rose” e “Brutal youth”, così come “Spike” e “All this useless beauty” – anch'essi ristampati alla fine della scorsa estate – appartengono al periodo “Warner”, durato dal 1989 al 1996. Costello se ne andò dalla major sbattendo la porta, per insanabili divergenze sulla gestione della pubblicazione dei dischi. Comunque sia, i dischi di questo periodo vengono appunto ripubblicati per la prima volta. In tutta questa lunga serie di ristampe, ad ogni uscita viene aggiunto un secondo CD di inediti, rarità e demo vari.
“Mighty like a rose” e “Brutal youth” sono due dischi originariamente usciti negli anni ’90, nel 1991 e nel 1994 rispettivamente. “Mighty like a rose” fu il secondo prodotto del contratto Warner, dopo “Spike” di due anni prima. Come quest’ultimo è un disco molto vario, forse troppo, in cui Costello – in quel periodo barbuto e lungo-crinito – si diverte a giocare con canzoni, suoni e arrangiamenti. Intendiamoci, Costello ha sempre avuto questo atteggiamento, ma in questo caso più che in altri non è facile trovare un filo conduttore tra il pop di “The other side of summer” e le sperimentazioni quasi rumoristiche di “Hurry down doomsday (the bugs are taking over)” e le ballate – stupende - “Invasion hit parade” e “All grown up”. Questa ristampa, corredata come tutte da note redatte dallo stesso Costello, offre non poche chicche: oltre ad una lunga sequenza di demo casalinghi, sul secondo CD troviamo tre brani dall’Unplugged di MTV registrato in quel periodo, e canzoni con Mary Coughlan e i Chieftains.
Storia diversa per “Brutal youth”, che esce nel 1994 dopo la parentesi “classica” con il Brodsky Quartet per “The Juliet letters”. Al tempo venne presentato come la reunion con la band storica, gli Attractions. I quali sono presenti nel disco (per la cronaca: Steve Nieve al piano, Pete Thomas alla batteria e Bruce Thomas al basso), ma non vengono accreditati in copertina. Comunque sia, “Brutal youth” è un disco più secco ed omogeneo di “Mighty like a rose”: in questo senso è sì un ritorno alle origini, almeno parziale, come dimostrano brani come “Kinder muder” o “Sulky girl”. Anche questo caso il secondo CD è ricco di curiosità: demo e versioni inedite dei brani del disco, soprattutto. In definitiva, due ristampe consigliate soprattutto agli appassionati: "Brutal youth" è un buon disco anche per i (quasi) neofiti, mentre "Mighty like a rose" è più complesso ed adatto agli "iniziati".
(Gianni Sibilla)
MIGHTY LIKE A ROSE -