(Paolo Giovanazzi)
Saint Etienne - FINISTERRE - la recensione
Recensione del 09 nov 2002
Arrivare prima degli altri non sempre paga. Anzi, è una cinica regola del
music-biz che i precursori di qualche stile si vedano soffiare allori e
glorie commerciali da epigoni più scaltri o semplicemente più fortunati. Ai
Saint Etienne è successo qualcosa del genere: sono stati fra i primi a
recuperare certo pop a cavallo fra la seconda metà degli anni '60 e i primi
'70 quando non era ancora esplosa la mania lounge/exotica e non venivano
pubblicate a raffica ristampe di vecchie colonne sonore. Adesso che il
'retrofuturismo' è moneta corrente nella scena musicale europea, si trovano
nelle scomode vesti dei veterani, un nome un po' vecchiotto per cavalcare la
moda in modo credibile. Insomma, parrebbero non avere grandi possibilità di
sfruttare il momento commerciale favorevole, ma in cambio possono
permettersi di tirare dritti per la loro strada senza badare molto ai
mutamenti dei trend. L'arma migliore, quella che potrebbe aprire ai Saint
Etienne le porte delle classifiche (che pure hanno già intravisto in
passato) è una naturale inclinazione pop che in "Finisterre" domina
apertamente la scena. Per la band, il passato è sempre stato una specie di
archivio da cui recuperare di volta in volta i pezzi che servono per
costruire nuovi giocattoli, utili sia per il dancefloor che per l'ascolto.
Il nuovo album conferma la predilezione per questo metodo di lavoro e
sfoggia con disinvoltura richiami ai ritmi house e inserti rap (in "Soft
like me") senza rinunciare alla consueta estetica sixties. Il risultato è
una raccolta decisamente gradevole, con un paio di episodi di maggiore
impatto potenziale (il primo singolo "Action" e la già citata "Soft like
me"). Sarah Cracknell svolge i suoi doveri da primadonna cantando con la
giusta dose di zucchero e i suoi compari mantengono un grado di
sofisticatezza sufficiente a non sbracare nel più trito facile ascolto da
classifica. Sono solo canzonette, diceva il saggio, ma per lo meno sono
costruite con qualche idea e non servono solamente a fare da colonna sonora
a un paio di glutei, come accade sempre più spesso nel pop di questi anni.
(Paolo Giovanazzi)
(Paolo Giovanazzi)
Tracklist
01. Action
02. Amateur
03. Language lab
04. Soft like me
05. Summerisle
06. Stop and think it over
07. Shower scene
08. The way we live now
09. New thing
10. B92
11. The more you know
12. Finisterre