(Paolo Giovanazzi)
PuntoG Blu - 5 GRADI DI ESCURSIONE - la recensione
Recensione del 14 set 2002
La vita non è mai semplice per i gruppi indie italiani. All’epoca del vinile
e dei primi vagiti del “nuovo rock italiano”, il problema era riuscire a
incidere un album, traguardo difficile per qualsiasi gruppo. Anche quelli
che poi hanno sfondato in grande stile, come i Litfiba o i primi Avion
Travel (non ancora approdati alla rivisitazione colta della storia della
canzone italiana), hanno sudato parecchio prima di pubblicare il fatidico
esordio. Nell'era del CD, le cose si sono semplificate, almeno per quanto
riguarda le possibilità di pubblicazione. Il problema adesso è arrivare al
momento giusto: il mercato discografico è notoriamente ristretto, il vento
di crisi soffia forte - soprattutto quest’anno - ed è facile passare del
tutto inosservati, circostanza che spesso rappresenta il bacio della morte
per molti gruppi. Auguro sinceramente ai PuntoG Blu
che le cose vadano esattamente nella direzione opposta, ma “Cinque gradi di
escursione” rischia di non raccogliere granché perché ha tutta l’aria di
essere un parto ancora prematuro. Non è un album da buttare, ma il gruppo
non ha ancora una personalità abbastanza definita per emergere in una scena
indipendente sovraffollata di musicisti ma non di spettatori paganti,
nonostante le buone capacità e la produzione esperta di Giorgio Canali, chitarra di CSI e PGR, oltre che talent scout e produttore. Per
dare una vaga idea del loro stile, diciamo che suonano come potrebbero fare
i Verdena se Alberto Ferrari non fosse un fan dei Nirvana e nella sua
collezione di dischi ci fosse più spazio per il rock inglese anni ‘90.
Quello che per ora manca di PuntoG Blu è la capacità di tirare fuori il
pezzo-killer, capace di trasformare un onesto esordio in qualcosa di più
promettente. Ci sono episodi che emergono (su tutti “Allergia”, “Estate
squallida” e “L’età della noia”), ma niente che possa scatenare particolari
entusiasmi. Adesso serve una bella fila di concerti per trovare uno stile
più convincente e un pubblico sufficiente a scongiurare il rischio di
ritrovare il CD sulle bancarelle a prezzo ultrastracciato. E magari per
prendersi la soddisfazione di smentire un critico saccente.
(Paolo Giovanazzi)
(Paolo Giovanazzi)
Tracklist
01. Allergia
02. Blu
03. Aprile
04. Facilmente
05. Umanoide
06. Estate squallida
07. Acrilico
08. In etere
09. Mary Lou
10. L’età della noia
11. La polvere di Marte