Come spesso accade quando si realizzano cover di canzoni molto note, le riletture più interessanti sono quelle che osano allontanarsi maggiormente rispetto al modello originario: così “Estasi” nella versione di Andy dei Bluvertigo è suggestiva e “spaziale”; “Kobra” interpretata dalla signora Carla Boni - proprio lei, la diva sanremese degli anni Cinquanta - risulta così improbabile da assurgere allo status di cult (peccato che l’arrangiamento non sia dei più convincenti); H.E.R. (Ermanno Castriota), funambolico vocalista-violinista già notato a Recanati lo scorso anno, conferma un talento singolare per i patchwork sonori con “Delirio”; i Modho rarefanno “Donatella” con un approccio intelligentemente obliquo; gli Zen riscoprono in chiave rock “Capelli sciolti”, canzone con cui Rettore debuttò a Sanremo nel 1974 (un po’ più di grinta hard non avrebbe guastato); “Giù dal nero ciel” (L.U. dei Soerba feat Technoteo) è così nostalgicamente anni Ottanta da sembrare una canzone dei Matia Bazar; la versione di “Giulietta” proposta dalle chitarre di Paolo Fattorini con la voce di Stefano Pais è estenuatamente decadente; e fin troppo volutamente “aliena” è l’ultima traccia, affidata alle voci della Polifonica S. Cecilia di Sassari.
(Franco Zanetti)
Tracklist:
Alessandro Orlando Graziano, “Splendido splendente”
Andy (Bluvertigo), “Estasi”
Carla Boni, “Kobra”
D-Cue, “Lamette”
Stefano Pais, “Sangue del mio sangue”
H.E.R., “Delirio”
Modho, “Donatella”
XTO feat Lucifero, “Amore stella”
Dr. Livingstone, “Divino divina”
Zen, “Capelli sciolti”
L.U. (Soerba) feat Technoteo, “Giù dal nero ciel”
Paolo Fattorini feat Stefano Pais, “Giulietta”
Spirogi Circus, “Stregoneria”
Enrico Sognato, “Il ponte dei sospiri”
Supersamantha, “Di notte specialmente”
XTO, “Femme fatale”
Polifonica S. Cecilia di Sassari, “Dona eis recta - Estasi”