Goo Goo Dolls - DIZZY UP THE GIRL - la recensione
Recensione del
09 feb 1999
I Goo Goo Dolls ce l’hanno fatta, sono entrati nell’olimpo delle grandi rock band americane, quelle che vendono milioni di copie e fanno tendenza.
La cosa curiosa è che loro però non hanno cambiato di una virgola la loro impostazione musicale, quella che già appariva ai tempi del loro omonimo esordio di ben dodici anni fa. Cose che capitano nel music business: fai la tua musica e nessuno ti nota, poi indovini un pezzo (nel loro caso "Iris") e tutti si accorgono di te, qualcosa che era già successo ai Soul Asylum che con i Goo Goo Dolls hanno più di un punto comune, come le radici punk e hardcore convertite presto in power pop melodico dal forte sferragliare elettrico delle chitarre.
E’ così che suona "Dizzy up the girl", brani melodici, a tratti dall’impostazione vagamente anni Sessanta ("Broadway") a tratti più energici (l’iniziale "Dizzy"). Non c’è spazio per auto compiacimenti, non prendono il volo le chitarre soliste, il tutto fila via liscio e sufficientemente piacevole per chi dal rock’n’roll non chiede poi molto, ma in fondo il rock’n’roll non era poi questo, tre accordi e una canzone da cantare in coro?
C’è anche "Iris", certo, che ormai conosciamo tutti, ma ad essa preferiamo brani dall’energia hardcore come "January friend" o "Amigone" o, nel caso di ballate acustiche, non è per nulla male anche "Acoustic # 3".
I Goo Goo Dolls sono solo questo, tre minuti circa di rock’n’roll, prendere o lasciare.