Ora la band non c’è più, il ruolo di produzione che apparteneva a Max Casacci (Subsonica) è stato rilevato da Morgan Castoldi dei Bluvertigo e questo album si pone a metà strada fra le due incisioni precedenti. La formula sperimentata in “Sale” apre il nuovo lavoro con l’introduttiva “L’effetto che fa (una sconfitta in due)”; la dimensione cantautoriale si realizza in “Prima di addormentarmi” (uscita come primo singolo il 15 giugno scorso), “Perfetta” e “Senza zucchero”; quella da DJ nella conclusiva “Numero 01”, elettronica e strumentale. Il rock fa invece capolino in “La sensazione che mi dai” e il pop in “Vorrei parlare come te”.
“Black mokette” è quindi un disco vario e piacevole in cui le storie vengono raccontate con un linguaggio giovanile ma non banale. Un disco relativamente leggero, che scivola via in modo abbastanza fluido. Continuo comunque a ritenere quella di “Sale” la formula sonora più azzeccata da Mao; rispetto a “Casa” questo album le è più vicino e pertanto resto in attesa della prossima evoluzione di un artista che conferma buone capacità e ottime possibilità.