Di tutto l’album i brani più interessanti sono “Assolti” e “Troppo sensibile”. Il primo è una sorta di rap scelto da Raf per poter meglio esprimere il tema della canzone a metà strada tra denuncia sociale e paura per il futuro: si parla dell’olocausto, della mafia e di dove andremo a finire il tutto accompagnato da una linea melodica sempre uguale a se stessa che differenzia questa canzone dal rap in senso stretto. Insomma un Raf “impegnato”.
“Troppo sensibile” è la chicca dell’album: un brano nato dalla collaborazione con uno degli artisti più vivi del panorama musicale italiano, Max Gazzè. E di Gazzè si distingue chiaramente il testo, ironico e spiritoso, che rotola giù veloce in un fiume di parole sulla chitarra di Raf.
(Erika Ferrati)