Shaggy - HOT SHOT - la recensione

Recensione del 16 feb 2001

Mr Boombastic è tornato dopo tre anni dal suo precedente album “Midnite lover”, con “Hot shot”, una raccolta di canzoni che hanno il sapore della rivincita su quanti lo davano per spacciato dopo il mega successo di “Boombastic”. Certamente non è facile ritrovare la chiave per ripetere quel successo, ma in “Hot shot”, Shaggy ha fatto quanto in suo potere per creare un disco che fondesse ragamuffin’, R&B, pop e soprattutto quella voglia di divertimento che era propria di “Boombastic”.

”Hot shot” è un album che non promette miracoli, né si augura di essere accettato dagli appassionati di reggae puro, semmai è un album che vuole apportare alla scena pop un po’ di varietà e tanto divertimento. Tenendo questo bene a mente è più facile calarsi nelle 14 canzoni contenute e lasciarsi trasportare dal ritmo e dalle storielline facili facili che Shaggy racconta.
L’album si apre con la sonnolenta title track, seguita da una delle tante produzioni della dinamica coppia Jimmy Jam & Terry Lewis, dal titolo “Lonely lover” (che incorpora elementi da “Just don’t wanna be lonely” dei Main Ingredient), deliziosa ballata pop-reggae con T-Lo dei Next ai cori. A fornire il ritmo giusto è “Dance & shout” (con l’aggiunta di una divertente rilettura di “Shake your body” dei Jacksons), altra produzione di Jam & Lewis che è in pratica una specie di fusione tra la goliardia di “Boombastic” e “Luv me, Luv me”, quest’ultima un duetto con Janet Jackson che Shaggy ha realizzato un paio d’anni fa per la colonna sonora del film “How Stella got her groove back” (“Benvenuta in paradiso” per l’Italia). E’ in questa atmosfera di divertimento che Shaggy ritrova il suo smalto, mentre appare poco credibile quando si avventura in slow jams come “Leave it to me”. A confermare tutto il suo talento è “It wasn’t me”, duetto con Ricardo “RikRok” Ducent, assolutamente travolgente. E’ infatti questa la canzone che è stata in grado di far tornare nelle alte sfere delle classifiche il cantante giamaicano, piazzandosi al numero uno dei singoli più venduti in USA e interrompendo la lunga permanenza al vertice di “Independent women” delle Destiny’s Child. Con questo traguardo in tasca, Shaggy ha ritrovato quindi quel successo commerciale che non era riuscito a confermare con l’album del “Midnite lover” del 1997.

Altri episodi estremamente gradevoli di questo disco risultano le canzoni “Angel”, con il suo campione tratto da “The joker” della Steve Miller Band, il già citato duetto con Janet Jackson (qui pero’ la Jackson è stata sostituita da Samantha Cole), “Freaky girl” e “Chica bonita”.
Il suo stile vocale inconfondibile, l’intervento di Jam & Lewis accanto a quello dei molti ospiti, fanno di “Hot shot” un disco vincente, nonostante non sia il suo album migliore.


(Alessandra Zacchino)

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