Il lato acustico di Dolores e i suoi Cranberries

Trent'anni dopo, la performance del 1995 diventa l'album "MTV Unplugged", tra intensità e grazia

Recensione del 16 nov 2025 a cura di Marco Di Milia

Nel grande calderone degli anni Novanta, pochi format televisivi hanno saputo catturare in pieno lo spirito del tempo come gli MTV Unplugged. Un luogo quasi sacro dove artisti e band si spogliavano dell’elettricità per mostrarsi nella loro essenza, sinceri e pienamente autentici. Dai Nirvana agli Alice In Chains, passando per R.E.M e Alanis Morissette, la serie ha offerto performance diventate leggendarie, capaci di fotografare un’epoca in cui le emozioni passavano più per le corde di una chitarra che dai watt di un amplificatore.

Quando, il 14 febbraio 1995, i Cranberries della carismatica Dolores O’Riordan sono saliti sul palco della Brooklyn Academy Of Music erano una delle band più in vista del momento. L’album “No Need To Argue” li aveva proiettati in alto nelle classifiche internazionali, consolidando un’identità a metà tra profondità e forza melodica. Davanti alle telecamere, il gruppo ha lasciato spazio soprattutto alla voce inconfondibile di Dolores, in grado di trasformare ogni vibrato, ogni inflessione e ogni pausa in tangibile pathos. Ora, a quasi trent’anni di distanza quell'esibizione viene celebrata in un’uscita ufficiale dal titolo “MTV Unplugged”, che ne restituisce la grande forza espressiva.

Una confessione in musica

In un breve set acustico di nove canzoni, poco più di mezz'ora, il gruppo irlandese accompagnato dagli archi dell’ensamble Electra Strings mette a nudo tutta la propria intensità, confermando l'incredibile stato di grazia che stava attraversando. In apertura, l’atmosfera rarefatta di “Dreaming my dreams”, introduce una sorta di lunga confessione in musica, condivisa tra band e pubblico. “Ode to my family” trova quindi una nuova dimensione nostalgica, mentre “Linger” diventa una delicata alchimia acustica in cui chitarra e basso - rispettivamente di Noel e Mike Hogan -, offrono una base essenziale per la timbrica della frontwoman. Spogliato della sua patina pop, il brano rivela la sua natura di ballata dolente e insieme luminosa.

Ancora, “Free to decide” e “I’m still remembering”, anticipazioni di “To The Faithful Departed” pubblicato solo l’anno successivo, aggiungono un ulteriore tocco di intimismo, accolte da un pubblico che in quel 1995 le ascoltava per la prima volta. Nell'inno “Zombie”, il brano più “politico” del lotto, poi, la rabbia si fa trattenuta per trasformarsi in una malinconia adulta e consapevole.

Con “Yesterday’s gone” arriva una delle gemme dello show, eseguita per la prima e unica volta in questo live e mai incisa in studio. Rimasta inedita fino alla riedizione per i venticinque anni di “No Need To Argue”, con pochi accordi e una voce sospesa racconta la resa al tempo e la necessità di lasciare andare ciò che è stato. In ultimo, il congedo gentile di “No need to argue”, title track del fortunato secondo album, racchiude in pochi minuti ciò che meglio rappresenta i Cranberries, tra dolcezza e drammaticità.

Senza artifici

In questo modo “MTV Unplugged” appare come una testimonianza vivida di quanto il gruppo di Dolores O'Riordan sapesse costruire emozioni con una evidente semplicità. Nessun artificio, se non una voce dotata di una grazia a tratti spettrale, del tutto resistente allo scorrere del tempo. Un frammento di storia che, come ogni grande “Unplugged” ci ricorda che l'anima di una band in fondo sta tutta lì. Una chitarra, una voce e un silenzio che sa parlare.

Tracklist

01. Intro / Dreaming My Dreams - Live MTV Unplugged (04:39)
02. Ode To My Family - Live MTV Unplugged (05:59)
03. Linger - Live MTV Unplugged (05:06)
04. Free To Decide - Live MTV Unplugged (04:48)
05. I'm Still Remembering - Live MTV Unplugged (05:11)
06. Empty - Live MTV Unplugged (04:10)
07. Zombie - Live MTV Unplugged (04:30)
08. Yesterday's Gone - Live MTV Unplugged (04:04)
09. No Need To Argue - Live MTV Unplugged (03:30)

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