In un momento politico teso dopo la vittoria di Donald Trump e una sconfitta devastante per il Puerto Rican Independence Party alle elezioni del 2024, il sesto album in studio di Bad Bunny, è una lettera audace di libertà artistica e sonora. “Debí tirar más fotos” è studiato, colto, ma anche divertente e vitale, unisce più generazioni di ritmi portoricani, strizza l’occhio alla nuova e alla vecchia scuola: salsa, plena, bolero e perreo della tradizione sono abbinati al pop latino e alla musica urban di oggi. Ha raggiunto un successo mondiale, a cui la star latina è in realtà abituata, ma mai in modo così intergenerazionale, proprio per la sua originalità. Bad Bunny lascia che i tamburi a mano e i suoni afro-indigeni vivano accanto alle linee ipnotiche dei sintetizzatori, facendo abbracciare passato e contemporaneità. Un grande melting pop.
L’album è più di un semplice mezzo per far muovere i fianchi, mette al centro una sovranità sonora che coincide con la storia dell’isola di Puerto Rico, e porta in pista a ballare giovani e anziani, tutti uniti. Come a dire: “ripartiamo da questa unione”. Non è un album per “turisti” del genere, ma neppure per intransigenti o reazionari. È un viaggio che va vissuto in modo compatto, partendo da “Nuevayol” fino a “La mudanza”. In un'epoca in cui la musica urban e latin è esplosa a livello internazionale, rischiando di essere diluita nel marasma mainstream e di essere mercificata, Bad Bunny fa un passo indietro e riparte dai suoi luoghi, circondandosi dei più grandi talenti delle sue zone di nascita: avrebbe potuto reclutare i re Mida della scena internazionale per costruire un progetto di successo, facile e scontato, e invece è tornato nella sua amata Porto Rico, creando un legame ancora più profondo con la sua comunità e scrivendo quella che è a tutti gli effetti la sua dichiarazione d’amore più profonda.
“Debí tirar más fotos” (ogni canzone si lega a un pezzo di storia dell'isola, a una fotografia che va approfondita per comprendere la coralità del progetto) è un disco che, partendo dalla terra e dalla strada, dai suoi suoni più rappresentativi, racconta un popolo e quindi un mondo. Colpisce a livello musicale e identitario e permette, in poco più di un’ora, di compiere un viaggio magico. È la rappresentazione di come il pop possa essere, nella sua accezione più profondamente popolare, anche “politico”. “Debí tirar más fotos” è un album di asfalto e di radici, verace, che non ha nulla di plasticoso o di pre confezionato: per il suo significato rappresenta, al momento, la vetta di Bad Bunny.
TRACKLIST
Nuevayol
Voy a llevarte pa' PR
Baile inolvidable
Perfumito nuevo
Weltita
Veldá
El clúb
Ketu tecré
Bokete
Kloufrens
Turista
Café con Ron
Pitorro de coco
Lo que le pasó a Hawaii
Eoo
DTMF
La mudanza