Il miglior disco solista di Noel Gallagher è il primo con la band

Dopo gli Oasis, la carriera solista di Noel Gallagher ha avuto  una progressione più lineare rispetto al fratello Liam, che ha iniziato ad usare il suo nome solo nel 2017 dopo avere fondato i Beady Eye. 
Noel si è riappropriato delle canzoni che aveva scritto con la band, da un lato sfruttando il vantaggio di essere lui l'autore, dall'altro pagando il fatto di non essere il frontman. Ma si è costruito un percorso solido e questo nuovo album ribadisce il suo ruolo: Liam, da solista, ha fatto buone cose, ma "Council skies" è una delle migliori pubblicazioni post-Oasis dei due, se non la migliore.

Il motivo è abbastanza semplice:  questo è il disco meno solista della sua carriera, quello più "live in studio", quello in cui gli High Flying Birds sono davvero una band e in cui c'è un suono che valorizza la scrittura. Noel ha messo da parte gli arrangiamenti "strani" di "Who built the moon" ed è tornato a are quello che sa fare meglio: canzoni classiche, un po' retrò, con molte chitarre e qualche tocco vintage.

Si può partire dai fiati quasi beatlesiani di  "We're Gonna Get There In The End" (che è molto di più di una bonus track) e a quelli di "Love is a Rich man" per arrivare alle citazioni Smiths di "Council Skies" e "Think of a number (Johnny Marr suona in diverse canzoni), e a quelle quelle Cure di "Pretty boy" (che è stata pure remixata da Robert Smith). Menzione d'onore alla ballata con archi "Trying to find a way": sarebbe stata pure una grande canzone con gli Oasis, ed è una gran canzone qua. 

Tutte le canzoni del disco sono state scritte nel lockdown, ci ha raccontato Noel. Ma non è un lockdown album: c'è un'atmosfera intimista e un poco malinconica, ma mai triste. Un mood che "Easy now" rappresenta alla perfezione: una melodia che ti si attacca addosso da subito, ma che poi si apre in un ritornello liberatorio.

"Council skies" è un piccolo manuale di scrittura e arrangiamento di canzoni pop rock. Per completare questa piacevole nostalgia ci manca solo un disco dei Blur... Ah, già: arriverà anche quello. Ogni tanto è piacevole tornare agli anni '90.

TRACKLIST
01 I'm Not Giving Up Tonight
02 Pretty Boy
03 Dead To The World
04 Open The Door, See What You Find
05 Trying To Find A World That's Been And Gone
06 Easy Now
07 Council Skies
08 There She Blows
09 Love Is A Rich Man
10 Think Of A Number
11 We're Gonna Get There In The End (Bonus Track)