Ora, dopo dieci anni di semieremitaggio, il professore inglese sembra provare a riguadagnare quella posizione che pareva essersi conquistato alla fine degli anni '80. Alla sua generazione del resto manca un Cole Porter o un Burt Bacharach (Costello? Sinceramente, qualcuno è in grado di ricordare un suo brano che concili genio e immediatezza come "Steppin' out" di Jackson?). Forse gli è venuta la tentazione di essere lui. Ecco perché questo live ha la neanche troppo nascosta funzione di restituire lui al pubblico, con alcuni brani che "tracciano il territorio". Il Duke Ellington di "Mood indigo" e i Beatles di "Eleanor Rigby", gli Steely Dan di "King of the world" e naturalmente i Lovin' Spoonful di "Summer in the city". Questo è il campo da gioco, qui Jackson fa sapere di essere nuovamente pronto a giocare, mentre la temperatura del concerto suggerisce il calore e l'indolenza di un'estate in città, anzi, nella città per antonomasia, New York, che ispirò al professore il suo disco più noto, "Night and day". Non a caso, "In autunno è in arrivo 'Night and day II'", annuncia il libretto del CD. Una promessa che ingolosisce. E questo live, disposto a guardare indietro sino a "Fools in love" e alla semipunk "One more time", è l'aperitivo.
Tracklist:
"Summer in the city"
"Obvious song"
"Another world"
"Fools in love/For your love"
"Mood indigo"
"The in crowd/Down to London"
"Eleanor Rigby"
"Be my number two"
"Home town"
"It's different for girls"
"King of the world"
"You can't get what you want"
"One more time"