Ticketmaster, il deficit di bilancio faciliterà la fusione con Live Nation?
elettronico ha chiuso l’ultimo trimestre del 2008 con un pesantissimo deficit di 1,07 miliardi di dollari, legato principalmente alle svalutazioni del suo titolo in Borsa dopo lo scorporo dalla società di IAC/InterActive Corp, ma anche a una diminuzione nel numero di biglietti venduti (35,1 milioni, - 9 %) e ai costi sostenuti per finanziare un piano di licenziamenti.
Non tutto il male, però, vien per nuocere, come osserva il giornalista Ethan Smith sul Wall Street Journal: i risultati negativi offrono a Ticketmaster il destro per sostenere che una fusione con Live Nation rappresenta una necessità per riequilibrare il conto economico dell’azienda e riconquistare competitività sul mercato. Nell’ultimo trimestre del 2007 Ticketmaster aveva registrato un attivo di 51,1 milioni di dollari; escludendo il passivo legato alle perdite in Borsa, quello del periodo ottobre-dicembre 2008 sarebbe stato di 9,9 milioni di dollari, inferiore comunque alle previsioni degli analisti. .
Nel presentare i dati al pubblico, il presidente di Ticketmaster Barry Diller non ha mancato di polemizzare con i politici che osteggiano la fusione con Live Nation, accusando in particolare il senatore dello stato di New York Chuck Shumer di aveve utilizzato il caso per farsi pubblicità. “Chi va ai concerti”, è stata la secca replica del portavoce di Shumer, “sarebbe più contento se Diller pensasse a rendere disponibili biglietti a buon mercato, invece di fare battute a buon mercato”.