29/01/1998
Tornano in versione rimasterizzata i Kinks del periodo BMG

“You really got me”, “Lola” e “Sunny afternoon” appartengono ai favolosi Sixties, è vero. Ma non per questo il catalogo anni ‘70 e ‘80 dei Kinks è da maltrattare e da dimenticare, come l’industria discografica sembra avere fatto fino ad oggi. Così non c’è voluto molto ai discografici della Velvel (la nuova etichetta dell’ex Sony Walter Yetnikoff, distribuita in Italia da RTI) per convincere Ray Davies a rimettere mano alla sua produzione dei due decenni precedenti per seguire in prima persona la rimasterizzazione digitale a 24 bit, l’aggiunta di bonus track e di versioni alternative alle scalette originali degli album, la riproduzione della grafica di copertina originale, la stesura di nuove note di copertina ed ogni altro dettaglio produttivo.
L’operazione di “restauro”, analoga a quella che interessa di questi tempi tutti i maggiori gruppi della storia del rock (dagli Who ai Jefferson Airplane ai Santana, per citare solo qualche esempio recente), abbraccerà complessivamente 15 album, originariamente pubblicati su etichette RCA ed Arista (gruppo BMG), a partire dalla prossima primavera.
I primi titoli ad apparire nei negozi, il 28 aprile prossimo, saranno “Muswell hillbillies” e “Everybody’s in show-biz”, a cui farà seguito una coppia di titoli al mese: in giugno toccherà a “Preservation act” I e II; poi sarà la volta di “Soap opera”, “Schoolboys in disgrace”, della compilation di singoli “Celluloid heroes”, di “Misfits”, “Sleepewalker”, “Low budget”, “State of confusion” (contenente l’hit “Come dancing”), “Word of mouth”, “Give the people what they want”, del greatest hits “Come dancing with the Kinks” e del live “One for the road”.
Nel frattempo Davies si prepara a fare uscire il suo nuovo album per la EMI, “The storyteller”, atteso per fine aprile/maggio, e a pubblicare in autunno un nuovo libro intitolato “Waterloo sunset”, “seguito” del fortunato“X-Ray: the unauthorized autobiography”.
L’operazione di “restauro”, analoga a quella che interessa di questi tempi tutti i maggiori gruppi della storia del rock (dagli Who ai Jefferson Airplane ai Santana, per citare solo qualche esempio recente), abbraccerà complessivamente 15 album, originariamente pubblicati su etichette RCA ed Arista (gruppo BMG), a partire dalla prossima primavera.
I primi titoli ad apparire nei negozi, il 28 aprile prossimo, saranno “Muswell hillbillies” e “Everybody’s in show-biz”, a cui farà seguito una coppia di titoli al mese: in giugno toccherà a “Preservation act” I e II; poi sarà la volta di “Soap opera”, “Schoolboys in disgrace”, della compilation di singoli “Celluloid heroes”, di “Misfits”, “Sleepewalker”, “Low budget”, “State of confusion” (contenente l’hit “Come dancing”), “Word of mouth”, “Give the people what they want”, del greatest hits “Come dancing with the Kinks” e del live “One for the road”.
Nel frattempo Davies si prepara a fare uscire il suo nuovo album per la EMI, “The storyteller”, atteso per fine aprile/maggio, e a pubblicare in autunno un nuovo libro intitolato “Waterloo sunset”, “seguito” del fortunato“X-Ray: the unauthorized autobiography”.
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