E dagli USA a far preoccupare la Apple arriva anche la tassa sull'iPod: lo stato di New York vuole il 4% su ogni brano scaricato. Uno dei responsabili della Ifpi, l'associazione internazionale della discografia ha dichiarato: "E' una tassa del tutto immotivata che ritarda la crescita e spingerà ancora più verso il baratro l'industria della musica". Il governatore Paterson non sembra volersi fermare davanti alle proteste: "Il punto in cui siamo è questo, forse ci dovevamo pensare quando pensavamo che le tasse che incassavamo da Wall Street fossero inesauribili. Quelle tasse ora sono scivolate via e bisogna fare qualcosa". (Fonte: La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Quotidiano Nazionale, Il Messaggero)
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18/12/2008
Apple: 'Addio al MacWorld'. E arriva la tassa USA sugli iPod
La Apple annuncia che a gennaio si terrà l'ultimo MacWorld, la fiera annuale durante la quale vengono presentate le ultime novità della società di Cupertino. Alla fiera l'amministratore delegato Steve Jobs non parteciperà: la Apple ha spiegato che la partecipazioni a questi eventi è diventata una fase marginale del proprio marketing, ma alcune voci rilanciano l'ipotesi che Jobs (operato nel 2004 per un cancro al pancreas) non sia in ottime condizioni di salute.
E dagli USA a far preoccupare la Apple arriva anche la tassa sull'iPod: lo stato di New York vuole il 4% su ogni brano scaricato. Uno dei responsabili della Ifpi, l'associazione internazionale della discografia ha dichiarato: "E' una tassa del tutto immotivata che ritarda la crescita e spingerà ancora più verso il baratro l'industria della musica". Il governatore Paterson non sembra volersi fermare davanti alle proteste: "Il punto in cui siamo è questo, forse ci dovevamo pensare quando pensavamo che le tasse che incassavamo da Wall Street fossero inesauribili. Quelle tasse ora sono scivolate via e bisogna fare qualcosa". (Fonte: La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Quotidiano Nazionale, Il Messaggero)
E dagli USA a far preoccupare la Apple arriva anche la tassa sull'iPod: lo stato di New York vuole il 4% su ogni brano scaricato. Uno dei responsabili della Ifpi, l'associazione internazionale della discografia ha dichiarato: "E' una tassa del tutto immotivata che ritarda la crescita e spingerà ancora più verso il baratro l'industria della musica". Il governatore Paterson non sembra volersi fermare davanti alle proteste: "Il punto in cui siamo è questo, forse ci dovevamo pensare quando pensavamo che le tasse che incassavamo da Wall Street fossero inesauribili. Quelle tasse ora sono scivolate via e bisogna fare qualcosa". (Fonte: La Repubblica, La Stampa, Corriere della Sera, Quotidiano Nazionale, Il Messaggero)