Dopo l’AFI anche la maggiore associazione italiana dei discografici indipendenti, PMI, prende le distanze dalla FIMI e dichiara solidarietà alla SIAE sulla querelle relativa ai bollini antipirateria (vedi News).
“Siamo favorevoli al mantenimento del contrassegno SIAE, che è diventato sinonimo di legalità del prodotto e garanzia dell’assolvimento del diritto d’autore”, spiega il presidente Mario Limongelli. “Per quanto la pirateria digitale stia prendendo il sopravvento sulla contraffazione di cd e dvd, il bollino è ancora un deterrente efficace nella lotta al prodotto illecito; le stesse forze dell’ordine e la Guardia di Finanza lo trovano uno strumento indispensabile per verificare eventuali contraffazioni. Il bollino è una ‘tassa’ che paghiamo volentieri: gradiremmo soltanto che la società degli autori, e in particolare la sua sede di Milano che si trova a far fronte al 70 % delle richieste, fosse più efficiente e rapida nel servizio fornito ai produttori discografici”. .
L’iniziativa della FIMI, che in sede di audizione ministeriale ha invocato la soppressione del bollino, ha invece riscosso il plauso di Altroconsumo: “I costi di gestione della Siae”, sostiene un editoriale pubblicato sul sito dell’associazione dei consumatori, “hanno ormai raggiunto dimensioni sproporzionate rispetto alle attività effettivamente necessarie per l'intermediazione dei diritti. In tale contesto il perpetuarsi di un monopolio nazionale dell'intermediazione dei diritti d'autore anche in relazione ai contenuti distribuiti in Rete appare anacronistico ed in controtendenza rispetto alla progressiva liberalizzazione dei mercati”.