
Dopo diciotto anni di collaborazione con una major (la Geffen, che ha pubblicato tutti i loro album da “Goo”, 1990, a “Rather ripped” del 2006), anche i Sonic Youth tornano indipendenti: il prossimo disco, che registreranno quest’autunno e pubblicheranno l’anno prossimo, uscirà in tutto il mondo, Giappone escluso, per la Matador, etichetta americana per cui incidono anche Cat Power e Stephen Malkmus and the Jicks (in Italia, dove la band sarà in concerto il 9 ottobre prossimo all'Alcatraz di Milano, lo distribuirà Self e lo promuoverà Spin-Go!)
Prima di approdare alla Geffen, ora parte del gruppo Universal, la band newyorkese – in attività dai primi anni ’80 – aveva girovagato tra diverse etichette, Neutral, Homestead, SST, Blast First ed Enigma: per quest’ultima Thurston Moore e compagni pubblicarono nel 1988 il doppio epocale “Daydream nation”, ristampato lo scorso anno da Geffen/Universal in edizione deluxe.
L’arrivo dei Sonic Youth alla Geffen segnò un punto di svolta fondamentale per tutto l’indie rock statunitense: si dice che sia stata Kim Gordon, bassista del gruppo, a raccomandare i Nirvana ai dirigenti della major.
Prima di approdare alla Geffen, ora parte del gruppo Universal, la band newyorkese – in attività dai primi anni ’80 – aveva girovagato tra diverse etichette, Neutral, Homestead, SST, Blast First ed Enigma: per quest’ultima Thurston Moore e compagni pubblicarono nel 1988 il doppio epocale “Daydream nation”, ristampato lo scorso anno da Geffen/Universal in edizione deluxe.
L’arrivo dei Sonic Youth alla Geffen segnò un punto di svolta fondamentale per tutto l’indie rock statunitense: si dice che sia stata Kim Gordon, bassista del gruppo, a raccomandare i Nirvana ai dirigenti della major.
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