John dei Pistols spara su tutti: Winehouse (imitatrice), Coldplay e Doherty
Offrire un’intervista a John Lydon, il Johnny Rotten dei Sex Pistols, è come offrire una tanica di benzina e l’impunità ad un piromane.
Il cantante, si sa, quando deve emettere giudizi non tira di fioretto, fa roteare il girarrosto. E così, intervistato dallo “Star”, un tabloid che su queste cose ci va perfettamente a nozze, Lydon/Rotten ha caricato a testa bassa come un ariete. “Povera Amy”, ha detto il frontman dei Pistols quando gli è stata chiesta la propria opinione sulla Winehouse ed altri musicisti, “bisognerebbe chiamarla non Amy Winehouse ma Inutile Winehouse. Io amo tutti i generi di musica, ma una cosa che non ho mai fatto, e lei invece sì, è quella di imitare la musica black in un modo così idiota. Canta delle cose che non vogliono dire niente. Le sue canzoni non commuovono, non sono fonte d’ispirazione e non sono culturali. Non mi piacciono le imitazioni vaghe e non mi piacciono le sfumature, e sono sempre sospettoso quando la gente si mette a fare jazz perché il jazz copre perfettamente la mancanza di talento. E lei probabilmente ha bisogno di grossi quantitativi di droga per nascondere il fatto che è fasulla”. Bastonate anche per i Coldplay, definiti degli “ammazza-passione”, per Pete Doherty, il quale secondo John è “egoista e codardo”, mentre il festival dell’Isola di Wight, al quale i Pistols nello scorso giugno sono stati tra gli headliner, è “veramente assurdo”.