Africa Unite: 'In questa raccolta trentanni di carriera e anche di più'

“Biografica Unite” è il curioso titolo dell’altrettanto curioso cofanetto che hanno pubblicato lo scorso fine maggio gli Africa Unite. Il doppio cd compreso di dvd è una raccolta cronologica che ripercorre attraverso le tappe più importanti la carriera della reggae band per eccellenza in Italia: “Questo cofanetto vuole essere soprattutto un omaggio ai nostri fan e a chi ci segue da sempre”, hanno spiegato a Rockol Madaski e Bunna, “E’ anche una dimostrazione, in puro criterio cronologico, di tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, infatti nel dvd allegato sono presenti dei filmati e alcuni nostri videoclip che non sono quasi mai stati trasmessi perché sono stati creati prima ancora che esistessero in Italia i canali televisivi dedicati alla musica”.

I videoclip non saranno l’unica chicca presente nella raccolta: “Ci saranno anche dei brani in versione inedita registrati nel 2003 a Torino per il concerto dell’Orchestra Archi Torti diretti dal nostro amico e musicista Marco Robino. Una volta in studio da noi ha sentito alcuni dei nostri brani e ne ha rifatto uno con tutti gli arrangiamenti classici. Ci è piaciuta molto come idea, nonostante sia uno stile musicale completamente diverso dal nostro, così abbiamo accettato di partecipare con l’orchestra a ‘Corde in levare live’ per la rassegna Settembre in Musica – quella che da due anni a questa parte è stata rinominata MiTo – e registrare in presa diretta alcuni dei nostri brani tra cui ‘Nero su nero’, ‘Rughe indelebili’, ‘Sotto pressione’ e ‘Il partigiani John’. E’ stato molto divertente”, ha aggiunto Bunna, “perché c’eravamo solo io e Madaski. Io alla voce e lui che dirigeva l’orchestra. E’ stata dura riuscire ad andare a tempo, abituati come siamo noi ad una ritmica basata su basso e batteria e non di certo sugli accordi di violino”.
Nel cofanetto è stata raccolta una carriera quasi trentennale: “Certo non è facile restare insieme per così tanti anni”, hanno spiegato, “Abbiamo sempre cercato di muoverci in modo molto autonomo, motivo per cui abbiamo anche aperto uno studio di registrazione tutto nostro. Negli anni abbiamo cambiato diverse etichette discografiche e distributori, in base a quello che era più adatto a noi ci siamo mossi tra major ed indipendenti. Ci siamo però sempre autogestiti e non abbiamo mai avuto grossi problemi nel farlo. Certo il fatto che ognuno di noi abbia dei progetti paralleli puoi può essere motivo di distrazione per il lavoro degli Africa Unite, ma per noi non è mai stato così. Abbiamo come collante lo stare bene insieme e fare della musica che ci piace, e anche quando ci sono stati dei cambiamenti di formazione non si sono mai creati motivi per dare vita a tensioni nel gruppo”.
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