Polemiche in seno a Live Nation: freno all'acquisizione di altri artisti?
Il sito del Wall Street Journal riferisce di un duro scontro al vertice in seno a Live Nation: oggetto della accesa disputa sono gli onerosi contratti omnicomprensivi (o a 360 gradi, come vengono chiamati) che la multinazionale americana, leader mondiale del mercato della musica dal vivo, ha iniziato a firmare con alcune delle maggiori pop star internazionali come Madonna (120 milioni di dollari) e Jay-Z (150 milioni di dollari, entrambi in cambio del diritto a vendere in esclusiva dischi, biglietti per concerti, articoli di merchandising, diritti di immagine ecc.
). Michael Rapino, ceo della società, vorrebbe rallentare il passo e assicurarsi che il sistema funzioni prima di investire altro denaro nell’impresa; al contrario il capo della divisione Live Nation Artists nonché principale azionista della società, il promoter Michael Cohl, insiste per mettere sotto contratto fino ad altri 15 artisti di grosso calibro. L’articolista del sito del WSJ, Ethan Smith, scrive che dopo una lite furibonda i due hanno ricominciato a parlarsi, e che Cohl ha ritirato la minaccia di dimissioni (con possibili ripercussioni sui rapporti con gli artisti da lui portati in dote all'agenzia, U2 e Rolling Stones su tutti). La campagna acquisti di Live Nation, a questo punto, potrebbe tuttavia subire un ridimensionamento. .