File sharing, il Parlamento Europeo contrario al taglio degli accessi Internet
Impedire l’accesso a Internet a chi insiste nel mettere in rete file musicali pirata è un provvedimento troppo drastico e sproporzionato alla colpa secondo i parlamentari europei che giovedì scorso, 10 aprile, votando un emendamento sul cosiddetto “rapporto Bono” sulle industrie culturali (il leader degli U2 non c’entra), si sono espressi a maggioranza (314 contro 297) contro la politica del pugno di ferro propugnata invece dal presidente francese Sarkozy e da numerosi esponenti del governo inglese capeggiato da Gordon Brown (vedi News).
Il Parlamento Europeo, ha spiegato un suo portavoce, “vuole mediare tra gli interessi dei detentori dei diritti e quelli dei consumatori, e misure sul tipo del taglio delle connessioni Internet non andrebbero utilizzate”. L’organo comunitario invita di conseguenza la Commissione Europea e gli stati membri a “evitare di adottare misure in conflitto con le libertà civili, i diritti umani e i principi di proporzionalità (…)”. Il suo voto, comunque, non è vincolante e lascia libertà ai singoli stati membri di agire come ritengono più opportuno.
Il Parlamento Europeo, ha spiegato un suo portavoce, “vuole mediare tra gli interessi dei detentori dei diritti e quelli dei consumatori, e misure sul tipo del taglio delle connessioni Internet non andrebbero utilizzate”. L’organo comunitario invita di conseguenza la Commissione Europea e gli stati membri a “evitare di adottare misure in conflitto con le libertà civili, i diritti umani e i principi di proporzionalità (…)”. Il suo voto, comunque, non è vincolante e lascia libertà ai singoli stati membri di agire come ritengono più opportuno.
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