Warner: 'Musica gratis in cambio di una quota degli abbonamenti Internet'
Appena arruolato da Warner Music, che lo ha strappato alla Geffen/Universal, il “guru” digitale Jim Griffin ha in mente un piano d’azione (non inedito, per la verità…) per risollevare le sorti della sua casa discografica e dell’intera industria musicale.
“Siamo ancora appesi alla liana della musica intesa come prodotto, e cominciamo a oscillare verso quella della musica intesa come servizio”, ha detto in un’intervista pubblicata alcuni giorni fa dal sito Portfolio.com il manager americano. “Ma dobbiamo essere pronti a lasciarci andare e ad afferrare la prossima liana: si tratta di dividersi equamente le nuove opportunità di profitto, piuttosto che cercare di controllare la quantità e lo sbocco delle nostre registrazioni”. In che modo? Coinvolgendo le aziende concorrenti e i fornitori di accessi Internet in un progetto di offerta musicale illimitata (l’ormai familiare concetto dell’ “all you can eat”) in cambio di un incremento del canone mensile che ogni utente paga per il suo abbonamento a Internet, rendendo praticamente “invisibile” il prezzo della musica al consumatore. Ed è proprio questa, spiega Griffin, la missione affidatagli dalla Warner. .