UK, sui download illegali ultimatum del governo ai service provider
Avranno poco più di un anno di tempo, gli Internet service provider inglesi come BT, BSkyB, Orange e Tiscali, per prestare volontariamente collaborazione agli studios cinematografici e alle etichette musicali che cercano di arginare il download pirata di film e canzoni da Internet: altrimenti, a partire dall’aprile del 2009, saranno costretti a farlo per legge.
Lo ha deciso il governo di Gordon Brown per superare l’impasse che nel Regno Unito, come altrove, vede le due parti in causa arroccate su posizioni apparentemente inconciliabili: gli ISP convinti che non spetti a loro esercitare un’attività di polizia sull’operato dei propri clienti, le industrie del copyright certe di poter fare poco o nulla senza l’aiuto di chi fornisce gli accessi a Internet. .
“Si tratta di una vera inversione di rotta”, ha commentato soddisfatto il presidente dell’IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) John Kennedy. “Nello spazio di soli quattro mesi due governi, in Francia e Gran Bretagna, hanno abbracciato la semplice idea che i service provider sono nella posizione migliore per aiutarci nella battaglia contro la pirateria digitale”. Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy, infatti, ha promosso di recente una nuova legislazione che prevede l’interruzione del servizio per chi utilizza sistematicamente la rete allo scopo di condividere file illegali (vedi News).