
Era una cattedrale nel deserto, il Millennium Dome di Londra.
Un elefante bianco. Costruito con gran fanfara sotto il governo Blair per le celebrazioni del Duemila, subito dopo era stato praticamente abbandonato. Vuoto, senza futuro, su una penisola del Tamigi, al contribuente costava, per il solo mantenimento, 250.000 sterline al mese, cioè circa 347.000 euro ogni trenta giorni. Cifre da far vedere i sorci verdi a qualunque promoter, ma anche agli sponsor più farciti di bigliettoni. Poi, nel dicembre 2001, il governo decise di vendere la baracca, che qualcuno avrebbe voluto abbattere, ad un miliardario statunitense a capo di un’organizzazione di varie aziende sportive, musicali e di entertainment. L’organizzazione subaffittò il Dome all’azienda AEG, che ribaltò la concezione del grande cupolone: non più un posto per singoli spettacoli o eventi sportivi, ma una sorta di centro commerciale con, in più, dello spazio per degli show. Ecco così che il Millennium Dome è diventato 02 Arena, dove lo scorso 10 dicembre hanno suonato i Led Zeppelin, dove Prince si è esibito per ben 21 volte, dove le Spice Girls stanno terminando una serie di 17 concerti. Avrebbero dovuto raderlo al suolo? Nel 2007 sono stati venduti 1.209.000 biglietti, e in soli sei mesi di attività. Nel 2008 saranno probabilmente 2 milioni. La Cenerentola, in altre parole, si mangerà il Madison Square Garden di New York, che nel 2007 si è fermato a 1.230.000 spettatori.