L’amministratore delegato di Terra Firma, Guy Hands (vedi News), renderà noti il mese prossimo i dettagli del piano strategico con cui intende risanare e rilanciare la casa discografica EMI. Un mese di intense consultazioni con il vecchio management e con quello appena insediato dovrebbe servire a definire le linee guida e gli obiettivi che il quarantaseienne finanziere della City intende perseguire a vantaggio di quelli che ha chiamato i suoi “principali azionisti di riferimento: i nostri artisti e i nostri clienti”.
Nel frattempo, in sua vece ha cominciato a parlare qualche gola profonda: un anonimo collaboratore di Hands ha preannunciato al quotidiano inglese Telegraph una politica di rigore. “Il presupposto è che in questa industria è mancata la disciplina. Certo, c’è bisogno di gente che conosca Pete Doherty, ma c’è anche bisogno di disciplina. Magari si tratta di una premessa arrogante e sbagliata, ma i tre nuovi manager sono qui per verificarne la correttezza”. I manager a cui si riferisce la fonte del Telegraph sono Chris Roling (ex direttore finanziario dell’azienda chimica ICI), Ashley Unwin (un ex consulente manageriale) e Julie Williamson, fidata collaboratrice di Hands. Un trio decisamente “poco rock’n’roll”, come sintetizza bene il quotidiano inglese, che avrà il compito di tagliare ulteriori costi evitando eccessi e colpi di testa dal momento che “the party is over”: la festa, per l’industria musicale, è finita (ci fosse ancora qualcuno che non se n'è accorto).
Nel frattempo, in sua vece ha cominciato a parlare qualche gola profonda: un anonimo collaboratore di Hands ha preannunciato al quotidiano inglese Telegraph una politica di rigore. “Il presupposto è che in questa industria è mancata la disciplina. Certo, c’è bisogno di gente che conosca Pete Doherty, ma c’è anche bisogno di disciplina. Magari si tratta di una premessa arrogante e sbagliata, ma i tre nuovi manager sono qui per verificarne la correttezza”. I manager a cui si riferisce la fonte del Telegraph sono Chris Roling (ex direttore finanziario dell’azienda chimica ICI), Ashley Unwin (un ex consulente manageriale) e Julie Williamson, fidata collaboratrice di Hands. Un trio decisamente “poco rock’n’roll”, come sintetizza bene il quotidiano inglese, che avrà il compito di tagliare ulteriori costi evitando eccessi e colpi di testa dal momento che “the party is over”: la festa, per l’industria musicale, è finita (ci fosse ancora qualcuno che non se n'è accorto).
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