“Torno dopo tanti anni, credo dal 1969 con Caterina Caselli”, ha spiegato Dorelli. “Mi piace l’idea di giocare con un brano molto particolare, soprattutto per il testo, firmato da Ferrio e Calabrese. Così a febbraio compio settant’anni, festeggio i cinquanta di carriera e vado a Sanremo”.
Tra le sorprese della nuova edizione del Festival, olre a Paolo Rossi con un testo inedito di Rino Gaetano e la produzione di Claudia Mori, ci sarà anche l’inedita coppia formata da Roby Facchinetti e il figlio Francesco (ex DJ): “L’idea di fare qualcosa era nell’aria, poi è stato il brano che ha scelto noi”, ha spiegato il tastierista dei Pooh. “Franci me l’ha fatto ascoltare con il materiale del suo nuovo album e io ho detto: ‘Bello questo! E se si facesse insieme?’. L’abbiamo provato in studio e abbiamo visto la reazione di tecnici e produttori. La mia felicità come padre è di fare qualcosa con lui. Da artista ci vado con qualcosa che mi piace e mi diverte”.
Per Albano, che a Sanremo presenterà il brano “Nel perdono” firmato da Renato Zero, la sua partecipazione al Festival è una questione di giustizia: “Al di là del risarcimento io per il Festival ho un debole, è il mio tallone d’Achille, non giro le spalle a quel tipo di basilica profana. Con Tony Renis avevo cantato come ospite, ma non è la stessa cosa, mi mancava l’adrenalina della gara”.
Tra le facce nuove del Festival ci sarà anche Piero Mazzocchetti, cantante pescarese sconosciuto in patria ma che ha spopolato in Germania raccogliendo dischi d’oro e di platino. Mazzocchetti presenterà un brano, intitolato “Schiavo d’amore”, che inizialmente doveva essere presentato dal tenore Roberto Alagna. “Sono partito da Pescara sette anni fa per suonare in un pianobar di Monaco. Un giorno sono venuti ad ascoltarmi dei giocatori del Bayern e un ex famoso come Rummenigge. C’era anche il loro manager. Gli sono piaciuto moltissimo e, a sua volta, mi ha presentato a un produttore discografico. Così sono riuscito ad incidere il primo disco “L’eternità” con le canzoni scritte con il mio amico Marco Marrone”. Per Mazzocchetti venne adottata la stessa strategia usata per il lancio in Germania di Andrea Bocelli: “Come lui sono stato ospite musicale di un incontro di boxe seguito da venti milioni di persone. Il mio singolo, ‘L’eredità’ finì primo in classifica e ci rimase per dodici settimane. E’ piaciuto il mio stile, la mia voce impostata da tenore”. (Fonti: Quotidiano Nazionale, La Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero)