In virtù della diffusione di Internet e delle comunicazioni on-line, sembra che la pirateria discografica in Italia stia assumendo connotazioni sempre più private e “fai da te”: è quanto emerge dal bilancio di fine 2005 stilato dalla federazione FPM, che segnala un aumento del 21 % nel numero di Cd contraffatti o illecitamente copiati sequestrati dalle forze dell’ordine durante l’anno appena concluso (1.
675.349 pezzi). Di questi, un numero crescente (il 16 %, contro il 10 % dell’anno precedente) è stato trovato nelle mani di privati cittadini, che sempre più spesso utilizzano la Rete e i siti di aste on-line per smerciare prodotti copiati e illegali: risultano in calo, di conseguenza, i sequestri a carico degli ambulanti e le operazioni che colpiscono organizzazioni specializzate nella duplicazione abusiva su larga scala. .
La Campania resta al primo posto nella produzione e distribuzione di prodotti musicali contraffatti, seguita da Lazio, Sicilia, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna.