P. Diddy condannato a 4 anni e due mesi di carcere

Il rapper aveva chiesto una sentenza da 14 mesi

Sean "P. Diddy" Combs  è stato condannato a 4 anni e due mesi di carcere per i due capi d’imputazione legati alla prostituzione. Secondo quanto riportano i media americani, la sentenza, ha lasciato visibilmente scosso l'artista, che si aspettava una pena inferiore, avendo chiesto 14 mesi ed essendo sotto custodia da un anni. La sentenza è stata emessa venerdì a New York dal giudice federale Arun Subramanian per i reati legati alla prostituzione per cui era stato riconosciuto colpevole il 2 luglio scorso

“Una condanna sostanziale deve essere inflitta per mandare un messaggio tanto agli abusatori quanto alle vittime: lo sfruttamento e la violenza contro le donne devono essere affrontati con una vera assunzione di responsabilità”, ha dichiarato il giudice Subramanian. “Le vittime che trovano il coraggio di denunciare i loro abusatori e rivivere il trauma in tribunale devono vedere che i loro sforzi portano a una conseguenza concreta”.

Nel suo intervento in aula, Combs avea chiesto scusa: “Voglio scusarmi ancora, personalmente, con Cassie Ventura per qualsiasi danno o ferita, emotiva o fisica, che le ho causato”, ha detto, dopo aver chiesto un momento per comporsi, visibilmente nervoso. “Mi sono perso nell’eccesso. Mi sono perso nel mio ego… Sono stato umiliato e distrutto fino al midollo. In questo momento mi odio. Sono stato spogliato di tutto. Sono davvero, profondamente dispiaciuto per tutto, indipendentemente da ciò che si dice”.

Gli avvocati di Combs hanno annunciato l’intenzione di presentare appello, sostenendo che il giudice abbia tenuto conto di comportamenti per cui l’imputato era stato assolto. “È stato totalmente incoerente con il verdetto della giuria. Il giudice ha agito come se fosse un tredicesimo giurato”, ha dichiarato l’avvocata Alexandra Shapiro. “La condanna è stata determinata da condotte che la giuria ha rigettato. La giuria ha assolto il signor Combs da qualsiasi coercizione”.

Lo scorso 2 luglio Il 55enne rapper newyorkese era stato giudicato colpevole per reati legati alla prostituzione, ma assolto dalle accuse più gravi: ovvero, traffico sessuale e associazione a delinquere. La sentenza è stata emessa da una giuria federale di New York al termine di un processo durato sette settimane, con ex fidanzate che hanno testimoniato di essere state abusate fisicamente e sessualmente da lui e costrette ad avere rapporti sessuali con altri uomini. Il processo, ancora in corso nelle sue fasi legali, si riferisce alle accuse mosse nel 2023 da Cassie Ventura, ex partner e collaboratrice di Combs, che lo aveva denunciato per violenza fisica e psicologica e sfruttamento sessuale. Il produttore si era dichiarato non colpevole.

 

 

 

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