Uscito lo scorso 19 settembre, il nuovo e sesto album dei Wednesday intitolato "Bleeds", rappresenta già il centro di un discorso più ampio sulla capacità del rock contemporaneo di reinventarsi senza smettere di scavare nelle radici, mescolando memorie personali, paesaggi sonori della provincia americana e il lirismo oscuro della tradizione Southern Gothic. In soli sette giorni dall’uscita, l’album ha catturato l’attenzione di critica e fan, confermando come la cantautrice e musicista Karly Hartzman riesca con la sua band a coniugare tensione emotiva, racconti di vita vissuta e il vigore di un suono autentico e visceralmente americano.
La storia dei Wednesday affonda le radici nella seconda metà degli anni Duemiladiec ad Asheville, North Carolina, come progetto solista di Hartzman, per poi evolversi nel 2020 nella formazione stabile che oggi conosciamo, con l’ingresso del cantautore e chitarrista MJ Lenderman, il bassista Ethan Baechtold, il batterista Alan Miller e il polistrumentista Xandy Chelmis. Il percorso della band è segnato da un’intensa crescita musicale, partito dai riverberi lo-fi del primo album autoprodotto "Yep definitely" del 2018 e il successivo "I was trying to describe you to someone", e arrivato alla consacrazione con "Rat saw god" del 2023 (qui la nostra recensione), che ha raccolto recensioni entusiaste ed è stato celebrato da magazine internazionali come "Consequence" o "Pitchfork" come miglior disco dell’anno.
Anche sul piano personale, la band ha attraversato momenti di trasformazione: la separazione tra Hartzman e Lenderman, avvenuta durante la lavorazione di "Bleeds", ha lasciato tracce emotive e creative nel disco, con brani come il primo singolo "Elderberry wine" e la traccia "The way love goes" che raccontano tensioni e fragilità sentimentali. Disegnando una similitudine con i Fleetwood Mac, come sottolineato da "Pitchfork", che nella sua recensione di "Bleeds" elogia il disco come “Best New Music” e assegna un voto di 8,7 su 10, Hartzman trasforma la rottura in energia creativa, mantenendo la collaborazione musicale con Lenderman in studio. "Abbiamo registrato l’album un mese dopo esserci lasciati e dopo un tour estenuante per 'Rat saw god', che era stato fantastico per la dinamica della band, ma io ero arrivata al limite per l’esaurimento", ha raccontato Karly in un'intervista per l'edizione statunitense di "Rolling Stone": "Ma penso di essere più orgogliosa di questo che di qualsiasi altra cosa abbiamo fatto finora".
Musicalmente, "Bleeds" è un equilibrio tra contrasto e coesione, in cui momenti abrasivi di brani come "Wasp" convivono con la dolcezza di "Elderberry wine". "Mi affascina la pratica, tipica del country, di avere standard senza tempo che vengono registrati e riregistrati da altri artisti, quel processo un po’ alla Nashville. Volevo scrivere qualcosa che potesse essere considerato senza tempo", ha sottolineato Karly Hartzman parlando di "Elderberry wine": "Ma una canzone d’amore riesce a essre un brano senza tempo se la scrivi bene, ed era quello che speravo di ottenere. Credo che una canzone d’amore fatta bene debba ammettere anche gli aspetti più oscuri dell’amare qualcuno, i compromessi che bisogna fare e i desideri o le speranze più imbarazzanti. L’obiettivo era racchiudere tutto questo. In studio arrivo solo con la mia chitarra e le mie parole. Direi che, a livello tematico, ho sempre idee molto chiare, ma i miei compagni mi aiutano a costruire la struttura sonora che sostiene i testi. La parte di Xandy nel ritornello è l’esempio migliore, con la pedal steel. E il modo in cui usa il feedback è molto emotivo. Penso che il feedback sia un suono poco sfruttato per trasmettere emotività in molti generi, soprattutto nel country".
Canzoni come "Carolina murder suicide" e "Townies" portano in superficie il gusto per la letteratura gotica statunitense ed evidenziano la capacità di Hartzman di trasformare episodi privati e frammenti di cultura popolare in affreschi sonori. La musicista attinge dai ricordi a libri di poesia e persino da podcast sul crimine: "Durante la pandemia ero ossessionata dagli omicidi Murdaugh, perché è una storia particolarmente avvincente", ha affermato Karly su "Carolina murder suicide": "Mi sono detta: 'Cavolo, se sto per dedicare 17 ore della mia vita ad ascoltare un podcast su questa storia, almeno devo ricavarne una canzone'. Così ho scritto una sorta di interpretazione dal punto di vista di una ragazza che abitava dall’altra parte della strada, come osservatrice". Si crea così anche un dialogo con la tradizione indie rock statunitense, dai Sonic Youth ai Pavement, e lasciandosi influenzare da cantautori quali Lucinda Williams e Richard Buckner. È una scrittura che non teme di sporcarsi di quotidiano, che sa essere tanto crudele quanto tenera, e che trova nel paesaggio sonoro dei Wednesday un equilibrio costantemente instabile ma magnetico.
A una settimana dall'uscita, raccogliendo già elogi che lo innalzano a "probabile disco rock dell'anno", "Bleeds" conferma sicuramente i Wednesday come una delle band imprescindibili di questo tempo. All'ascolto dell'album, cresce addirittura il desiderio di vedere il gruppo dal vivo, in azione su un palco. Con l'uscita del nuovo e sesto album, arriva anche per l'Italia l'occasione di vedere la band in concerto: i Wednesday debutteranno live in Italia per un'unica data della tournée fissata per l’11 febbraio 2026 all’Arci Bellezza di Milano.