12 dischi di prog italiano che valgono più di 1000 euro

Secondo la valutazione di Discogs. Date un'occhiata in cantina...

Come sa bene qualsiasi collezionista, che sia di dischi o di orologi o di sorprese degli ovetti Kinder, il valore di un oggetto da collezione è puramente indicativo: dipende dalla rarità intrinseca, dalle condizioni in cui si trova l’oggetto, ma soprattutto da quanto è disposto a spendere chi vorrebbe acquistarlo (è il caso di “Frutti per Kagua”, di cui abbiamo riferito qui).

La valutazione del sito di compravendita Discogs, in genere, è un punto di riferimento attendibile. E da Discogs abbiamo selezionato “quella sporca dozzina” di LP a 33 giri del prog italiano la cui valutazione è superiore ai mille euro. Casomai ne aveste uno in cantina…

Il Balletto di Bronzo, “Sirio 2022” – 1200 euro (RCA, 1970)

 

Flea, “Topi o uomini” – 1300 euro (Fonit, 1972)

 

Gli Alluminogeni, “Scolopendra” – 1450 euro (Fonit, 1972)

 

Il Mucchio, “Il Mucchio” – 1500 euro (Carosello, 1970)

 

Alphataurus, “Alphataurus” – 2000 euro (Magma, 1973)

 

Samadhi, “Samadhi” – 2250 euro (Fonit 1974)

 

Io Uomo, “Ricordi d’infanzia” – 2320 euro (Cetra, 1973)

 

Anonima Sound LTD, “Red Tape Machine” – 2750 euro (Arcobaleno, 1972)

 

Jacula, “Tardo pede in magiam versus” – 2900 euro (The Rogers, 1972)

 

Analogy, “Analogy” – 3275 euro (Dischi Produzioni Ventotto, 1972)

 

La Seconda Genesi, “Tutto deve finire” – 3900 euro (Picci, 1972)

 

Cherry Five, “Cherry Five” – 4000 euro (Cinevox, 1975)

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