Aveva iniziato a parlarne qualche anno fa, aprendo un casting e coinvolgendo i fan, ora il progetto vede la luce: il documentario “Stans”, esplorazione cruda e rivelatrice del fenomeno dei fan più devoti e radicali di Eminem, approda nelle sale dal 7 agosto per una finestra di tre giorni. Negli Stati Uniti sarà proiettato in oltre 135 cinema, con almeno due spettacoli al giorno, mentre la release internazionale coinvolgerà più di 1.600 schermi in oltre 50 Paesi. In Italia, “Stans” arriverà in contemporanea con il resto del mondo, sempre a partire dal 7 agosto, per una proiezione limitata nelle sale più selezionate. Qui trovate l’elenco dei cinema nelle varie città. Dopo il weekend al cinema, il documentario sarà reso disponibile in streaming su Paramount+, consentendo anche al pubblico italiano di approfondire il legame tra Eminem e i suoi “stans”.
“Stan”, singolo di Eminem, pubblicato nel 2000 come terzo estratto dal terzo album in studio “The Marshall Mathers”, è una canzone simbolo della carriera del rapper e uno dei pezzi più famosi della storia dell’hip hop. Il brano, con il mitico campionamento di “Thank You” di Dido, racconta il rapporto che si può instaurare tra un fan e una star. E proprio su questo tema intricato, Eminem ha realizzato un documentario sugli “Stans”, parafrasando il suo grande successo. Come accade nella canzone, Stan, che rappresenta il fan radicale, si rispecchia talmente tanto nelle canzoni di Eminem da volerlo conoscere a tutti i costi. E per questo gli scrive delle lettere. Lo storytelling del brano “Stan”, volutamente portato all’esasperazione, con un finale tragico e pleonastico, rappresenta ciò che accade spesso a moltissimi fan di un qualsiasi artista che, prima della fama, abbia vissuto situazioni di difficoltà simili a quelle dei suoi seguaci.
Il documentario, diretto da Steven Leckart e prodotto da Eminem insieme a Paul Rosenberg, Antoine Fuqua, Tony DiSanto, Stuart Parr e Shady Films, è stato presentato in anteprima al festival SXSW London lo scorso giugno. Nell’aprile 2024 Eminem aveva invitato i suoi fan più devoti a compilare un questionario online. Le risposte hanno permesso agli autori di identificare storie autentiche e toccanti, scegliendo poi un cast “altamente curato” di fan reali da seguire nel documentario. Gli aspiranti partecipanti hanno descritto il loro rapporto con Eminem attraverso aneddoti personali e filmati motivazionali, poi il team di produzione ha visionato le centinaia di candidature, privilegiando chi offriva una prospettiva inedita sul legame tra artista e pubblico. I fan selezionati hanno partecipato a ricostruzioni stilizzate e interviste intime, alternando materiale d’archivio a confessioni inedite davanti alla telecamera.
Nel teaser del documentario è lo stesso Eminem a porre le domande, rivolgendosi direttamente allo spettatore, a testimonianza del suo ruolo attivo sia come co-produttore che come voce narrante del progetto. Nel docufilm, le storie dei fan diventano protagoniste assolute. Attraverso interviste intime, filmati d'archivio e ricostruzioni visive stilizzate, Stans mostra come la musica di Eminem abbia influenzato profondamente la vita di molte persone in tutto il mondo. Alcuni racconti sono commoventi, altri inquietanti, ma tutti mostrano l'impatto profondo che un artista può avere su chi lo segue. Il progetto appare interessante perché non si fonda su una mera auto-celebrazione, ma cerca di indagare il rapporto magico e a volte torbido che si può instaurare con il proprio idolo. Con “Stans”, Eminem non solo si mette a nudo, ma invita il pubblico a interrogarsi sul significato del fanatismo e sull'effetto che l'arte può avere sulle persone. Si tratta di un viaggio profondo dentro la psiche collettiva di una generazione cresciuta ascoltando le sue rime.