Una canzone per l'estate: "I Watussi" di Edoardo Vianello

Ogni giorno d'agosto, leggi e ascolta una canzone estiva

I Watussi (1963) - Ne ha avute molte di percezioni genialoidi Edoardo Vianello in carriera, ma questa dei Watussi forse batte tutte le altre per la sagacia nel mescolare elementi di esotismo e un grado di ironia non comune, che stemperano appena il procedere a elastico e sembrano fatti apposta per trascinare tutti al ballo e a un ritmo cui è impossibile resistere. L’incipit servirà
anche per dare il titolo a un film di cassetta di Marco Risi degli anni Novanta: della serie, tutto fa brodo.

“Nel continente nero (paraponzi-ponzi-pò) / alle falde del Kilimangiaro (paraponziponzi-pò) / ci sta un popolo di negri / che ha inventato tanti balli / il più famoso è l’hully-gully hully-gully hulli-guuu…/ Siamo i Watussi, siamo i Watussi / gli altissimi negri / ogni tre passi, ogni tre passi / facciamo sei metri./

Questa notizia è tratta, per gentile concessione dell'autore e dell'editore, da "Legata a un granello di sabbia", scritto da Enzo Gentile e pubblicato da Melampo Editore.

 

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