Dall'atteso progetto di Shablo, anticipato da quella "La mia parola" che - tra soul e hip hop old school - il produttore ha presentato all'ultimo Festival di Sanremo insieme a Guè, Joshua e Tormento, al ritorno di Kesha: la musica non va in vacanza e anche questa settimana sarà ricca di nuove uscite discografiche. Ecco i nostri consigli.
Kae Tempest - “Self Titled”
L’acclamato musicista, poeta e autore Kae Tempest torna con il suo quinto disco in studio, “Self Titled“, in uscita il 4 luglio. L’album, composto da 12 tracce, è il progetto più intimo e rivelatore di Kae fino a oggi. “Self Titled” non esplora solo chi è Kae come artista, ma scava anche nell’essenza della sua persona. È audace, arguto e, a tratti, profondamente toccante, in modi sorprendenti e persistenti. La collaborazione con il produttore vincitore di un Grammy – già al lavoro con Adele e Stormzy – ha dato vita a una sinergia ricca di nuove idee e direzioni inaspettate. Fraser ha incoraggiato Kae a partecipare attivamente alla produzione e lo ha guidato a scrivere in prima persona, raccontando la propria storia. Il risultato è un’opera che vede l’artista riconnettersi con le sue radici hip hop, rendendo al contempo un omaggio delicato al pop contemporaneo.
Shablo – “Manifesto”
Dopo aver preparato il terreno con “La mia parola”, canzone presentata all’ultima edizione del Festival di Sanremo, e altri pezzi come “Spirito libero”, un omaggio a Stevie Wonder, Shablo è pronto a pubblicare il suo nuovo album, “Manifesto”. Il progetto uscirà il 4 luglio per la neonata Oyster Music e per Island Records, un lavoro in cui il producer affonda a piene mani nelle sue radici culturali: jazz, soul e, ovviamente, la black music contemporanea. Numerose collaborazioni, ancora da annunciare, impreziosiscono "Manifesto". Tra gli ospiti: Joshua, Tormento e Mimì, ultima vincitrice di X Factor, che lo accompagneranno nello Street Jazz Tour 2025.
Kesha - "Period"
Sarà la volta buona che si tornerà a parlare di Kesha solo in relazione alla sua musica, dopo le vicende di cronaca di questi anni (a partire dalla lunga e dolorosa causa contro il suo ex produttore Dr. Luke)? Speriamo. "Period" arriva a due anni dal sorprendente "Gag order" del 2023, il disco - inciso con lo zampino di Rick Rubin - con il quale l'ex voce di "Tik tok" spiazzò tutti tra art pop, musica sperimentale, elettronica e psichedelia. L'album è stato anticipato un anno fa dal singolo "Joyride", uscito il 4 luglio: non una data casuale, negli Usa, ma il Giorno dell'Indipendenza. Nel singolo Kesha celebrava la sua, di indipendenza. Finalmente libera dai vincoli che la legavano alla Kemosabe Records, l’etichetta - controllata dalla RCA - fondata da Dr. Luke, la popstar cantava la sua libertà. Il giro in auto di cui parla nel testo di “Joyride” è naturalmente una metafora: la Kesha del 2025 non ha paura di mostrarsi sboccata, sfacciata, sfrontata. Esagerata, soprattutto. Dopo "Joyride" sono arrivati altri quattro brani. Nell'ordine: "Delusional", "Yippe-Ki-Yay", "Boy crazy" e "The one". E ora tocca al disco, il sesto della carriera di Kesha Rose Sebert, questo il vero nome della cantautrice. Nei brani Kesha spazia dall'EDM al synth-pop, dall'hyperpop al country.
Dropkick Murphys - "For the people"
"Per le persone": il celtic punk dei Dropkick Murphys in questo loro tredicesimo album in studio si fa più populista che mai. Orgogliosamente populista, verrebbe da dire. "Who'll stand with us?", "Chi starà al nostro fianco?", si chiedono Ken Casey e compagni nel singolo che ha anticipato l'uscita del disco. E il testo recita: "Siamo stati derubati della nostra libertà / siamo stati tenuti sottomessi e in debito / con i capi e i banchieri / che non hanno mai dato la loro parte / di sangue / di sudore / di lacrime". Poesia e rabbia.