“Sembra un attimo ma è passata una vita”. Così Federico Zampaglione commenta, in un incontro con i media, il traguardo del quarto di secolo de “La descrizione di un attimo”, album che venticinque anni fa ha consacrato il successo dei Tiromancino. “È un disco che ha avuto una lavorazione particolare - racconta - siamo stati un periodo chiusi in studio, quasi in esilio, in cui vivevamo solo in funzione della musica. Ci eravamo resi conto di avere tra le mani qualcosa di particolare”.
Un album, con la produzione musicale di Riccardo Sinigallia, che è arrivato dopo quattro lavori più underground, quasi di nicchia e con influenze anglosassoni, che non sono stati del tutto compresi e che hanno portato il gruppo a un bivio: trovare una soluzione vincente con brani cantabili o trovare un “vero lavoro”. “‘La descrizione di un attimo’ era una via di mezzo tra pop e alternativo e per questo ci mise un anno per iniziare a vendere e passare in radio. La spinta decisiva la diedero ‘Due destini’, grazie al film di Özpetek, e il video di ‘La descrizione di un attimo’ con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea”, prosegue l'artista.
E, a proposito di cinema, Zampaglione si definisce un “cinefilo cresciuto con i film di Dario Argento e Sergio Leone”, che sperimentava il mondo dei set con i videoclip finché, nel 2010, decide di ritirarsi dalla scena musicale per dedicarsi unicamente al cinema. Ma quella che si racconta oggi è un’altra storia, fatta di musica e di un anniversario che la band festeggia con la ripubblicazione del disco, disponibile dal 20 giugno, in tre formati: LP in vinile da 180 grammi, CD Digipack e uno speciale Set in edizione limitata numerata con LP, CD e riproduzione in plexiglass del cartello della copertina. I festeggiamenti proseguiranno poi con un tour dedicato, “La descrizione di un viaggio”, che raccoglie le canzoni più significative fatte in questi venticinque anni.
Come piccola anteprima per i presenti, il frontman dei Tiromancino ha eseguito in acustico, chitarra e voce, tre brani. “‘Strade’ era un pezzo particolare, quando lo abbiamo portato a Sanremo pensavamo fosse poco sanremese. Ma siamo arrivati secondi e questa cosa ci spiazzò e ci fece capire che bisogna fare cose in cui credi”, dice prima di cantarla. Secondo pezzo in scaletta “La descrizione di un attimo”, che nasceva come pezzo funk, poi declinato in modalità country, e infine, intriso di melodie sud americane nel ritornello con il suo iconico “ay ay ay ay”. Ed ecco, per concludere, anche “Due destini”. Dal 2022 i Tiromancino non pubblicano nuovi lavori, ma annunciano che c’è un album nuovo, resta da definire la data di uscita.