La voglia e la pazzia dei Sofi Tukker
Dalla musica house di quella “Best friend” che li catapultò in testa alle classifiche mondiali dopo che Apple la scelse come colonna sonora dello spot dell’iPhone X, nel 2017, al jazz e alla bossa nova. È la parabola, disarmante, dei Sofi Tukker, il duo composto da Sophie Hawley-Weld e Tucker Halpern pluricandidato ai Grammy Award. Lo scorso anno con “Bread” i due musicisti hanno provato a unire le sonorità dance e EDM dei primi due lavori, “Treehouse” e “Wet tennis”, con atmosfere più sudamericane, tra bolero, bachata, samba e reggae: l’album è stato accolto con recensioni entusiastiche e anche i fan della prima ora hanno gradito la svolta. Ora, a distanza di un anno dall’uscita del disco, i Sofi Tukker si spingono ancor più in là con la loro ricerca musicale, pubblicando una sorta di “alter ego jazz” dello stesso “Bread”, “Butter”.
L’album uscirà questo venerdì. Mette in musica, per citare il capolavoro di Ornella Vanoni, Toquinho e Vinicius de Moraes, la voglia, la pazzia, l’incoscienza e l’allegria dei Sofi Tukker (a proposito: il nome del duo non ha niente a che fare con quella Sophie Tucker, cantante, attrice e cabarettista statunitense scomparsa nel 1966, che Paul McCartney un giorno definì scherzosamente «il gruppo americano preferito dei Beatles», ma è l’unione dei loro nomi, Sophie e Tucker). «La gente mi chiede sempre: quando farai un album acustico? È da un anno e mezzo che tengo la bocca chiusa: quel disco ora sta arrivando», ha scritto la cantante sui social, annunciando l’uscita del progetto.
Ad anticipare la nuova versione di “Butter” ci ha pensato la versione di “Bread” incisa con Seu Jorge, cantautore brasiliano considerato uno dei protagonisti della scena locale degli ultimi trent’anni. Si fece conoscere come membro del gruppo Farofa Carioca, prima di debuttare da solista nel 2001 con l’album “Carolina” e rivisitare nel 2005 le canzoni di David Bowie in lingua portoghese con “The life aquatic studio sessions”, per la colonna sonora del film “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”.
Per “Butter” I Sofi Tukker hanno rivisitato in chiave brasileira brani originariamente contenuti in “Bread” come “Throw some ass”, “Woof”, “Hey homie” e “Spiral”. “Butter”, diconono Hawley-Weld e Halpern, ha dato ai due musicisti «l’opportunità di esplorare generi musicali brasiliani come l’Mpb, la bossa nova e la samba, ma anche generi latini come il bolero e la bachata e generi più contemporanei come il reggae e il samba-reggae». E chissà che l’operazione non inauguri una nuova, spiazzante era della carriera dei Sofi Tukker.