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Il culto degli Oesais, la parodia barese degli Oasis

Show sold out e boom sui social: con la reunion dei Gallagher, arriva anche quella della parodia.
Il culto degli Oesais, la parodia barese degli Oasis

La base in sottofondo è quella di “Stop crying your heart out”, la hit che gli Oasis pubblicarono nel 2002, tratta dall’album “Heathen chemistry”. Ma la voce non è quella di Liam Gallagher. E le parole del testo, ad ascoltarle bene, non sono quelle in inlgese di Noel Gallagher. No, il cantante non canta esattamente «’cause all of the stars are fading away / just try not to worry, you’ll see them someday». I versi, sulla stessa, identica melodia di “Stop crying your heart out”, dicono: «Ma stam a scherzà, che n’alde te ne và / e allasse po’ a mai le rasche da pagà». La lingua è quella del dialetto molfettese. La band non sono naturalmente gli Oasis, ma gli Oesais, ovvero la versione pugliese dell’iconica band britannica. A impersonare i due fratelli Gallagher sono Emilio Solfrizzi (noto ai più per aver recitato in serie tv degli Anni Duemila come “Sei forte, maestro” e “Tutti pazzi per amore”) e Antonio Stornaiolo, ovvero il duo comico Toti e Tata.

La parodia degli Oasis dei due attori pugliese nacque nel 1998 all’interno del programma “Love store” dell’emittente locale Telenorba. Un’idea geniale, esilarante, che vedeva i due riscrivere in molfettese i testi delle hit del gruppo fenomeno del britpop, conquistando grazie al passaparola degli affezionati anche fuori dai confini della Puglia: su YouTube, a distanza di anni, i videoclip di esibizioni sulle note di brani come “127 Abarth” (la loro versione di “Champagne supernova”), “La fidanzata maie” (“Don’t go away”), “Turaist inglais” (“Stand by me”), accompagnate dagli immancabili sottotitoli in italiano, contano centinaia di migliaia di visualizzazioni. Con la nuova Oasis-mania alle porte, mentre cresce già l’attesa per il ritorno sul palco, il 4 luglio al Principality Stadium di Cardiff, di Liam e Noel Gallagher a distanza di sedici anni da quella furibonda lite nel backstage del Rock en Seine di Parigi che mise fine alla parabola della band di “Wonderwall”, tornano anche gli Oesais, che come gli originali ad un certo punto si erano sciolti. Lo fanno con un nuovo singolo, “U mutue a 30 anne”, riscrittura della già citata “Stop crying your heart out”, e con una serie di show in Puglia per i quali è partita una febbrile caccia al biglietto.

Se in “Stop crying your heart now” Noel Gallagher raccontò le asprezze della vita, ispirandosi a un suo amico che attraversava un periodo di difficoltà, gli Oesais non si prendono troppe libertà rispetto all’originale: la canzone racconta la tragicomica situazione vissuta da un ragazzo che prima fa richiesta per un mutuo trentennale per la casa dei sogni con la propria fidanzata, ma poi viene mollato. «Nan se fasc’ acchessài, jè brutt adavaire ‘nu mutue a trend’anne», «Non si fa così, adesso è difficile accollarsi un mutuo trentennale», cantano i due comici nei versi della loro versione della hit degli Oasis. Il testo porta la firma di Gennaro Nunziante, noto ai più per essere il regista e lo sceneggiatore dei film di Checco Zalone, da “Cado dalle nubi” a “Quo vado?”, passando per “Che bella giornata” e “Sole a catinelle”.

L’uscita del nuovo singolo e l’annuncio degli show in Puglia ha di fatto riportato alla luce tesori nascosti su YouTube e negli archivi delle tv private locali. Sotto ai video delle esibizioni sulle note di pezzi come “127 Abarth” (“Champagne supernova” diventa il lamento di un ragazzo al quale hanno rubato la macchina, naturalmente in dialetto) e “La fidanzata maie” (“Don’t go away” diventa lo sfogo di un ragazzo che deve fare i conti con le pressanti richieste della fidanzata di sposarsi) molti fan di vecchia data in queste settimane si sono ritrovati a condividere ricordi e commenti: «Dopo più di vent’anni ancora mi fanno ridere fino alle lacrime», scrive un utente. «Storia. Tempi stupendi», scrive un altro. E ancora: «Siamo di nuovo tutti qui nel 2025», «La Reunion più attesa di tutti i tempi». E ora i fan aspettano un album di inediti.

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