I Lottery Winners sono davvero “la miglior band dopo gli Smiths”?

Risposta: no, ma sono il gruppo più chiacchierato del momento nel Regno Unito. Ecco perché.

Ai tempi dei primissimi concerti nella loro Leigh, nella Greater Manchester, gli davano 30 sterline, che dovevano dividere per quattro. «Non so come siamo riusciti ad andare avanti. Siamo stati davvero, davvero poveri per molto tempo. Abbiamo continuato perché ci credevamo, ma per molte persone questa non è una prospettiva realistica», dice il frontman Thom Rylance, che nella band è la voce principale e suona anche la chitarra. Oggi il loro ultimo disco, “KOKO”, è al primo posto della Official Charts Company, la classifica settimanale degli album più venduti nel Regno Unito. È la seconda volta che il gruppo riesce nell’impresa, dopo l’exploit del 2023 con “Anxiety replacement therapy”: due anni fa batterono i National e Jassie Ware, stavolta hanno battuto Selena Gomez e Benny Blanco e il loro “I said I love you first”, detronizzato il fenomeno Playboi Carti e il suo “Music” e superato Sabrina Carpenter e il suo best-seller “Short n’ sweet”. Loro sono i Lottery Winners e sono la band attualmente più in voga e chiacchierata del Regno Unito.

Thom Rylance ha messo in piedi il gruppo insieme a Robert Lally (chitarra e voce), Katie Lloyd (basso e voce) e Joe Singleton (percussioni) nel 2008. Prima della svolta di due anni fa, nella carriera dei Lottery Winners c’è stata una gavetta lunga quindici anni. Del nome del gruppo dicono: «Siamo molto uniti come band, condividiamo insieme tutti gli alti e bassi sin da quando eravamo al verde e noleggiavamo l’attrezzatura per suonare dal vivo. Ecco perché ci siamo chiamati The Lottery Winners: era un nome ironico, di cui ora ci pentiamo». Però gli ha portato fortuna. Perché dopo aver aspettato tanto, alla fine la lotteria l’hanno vinta davvero. Il quartetto ha firmato il suo primo contratto discografico con la Sire Records nel 2016, dopo che il boss Seymour Stein, noto ai più per essere l’uomo che scoprì e rese una star Madonna, li definì «la migliore band dai tempi degli Smiths», vedendo nell’indie pop scintillante, antemico e riempi-pista delle loro canzoni del potenziale. Peccato che nel 2018 Stein lasciò l’etichetta. Morale: i Lottery Winners si sono ritrovati in un limbo dal quale sono riusciti ad uscire solo nel 2020, quando hanno firmato un nuovo contratto discografico, stavolta con l’etichetta indipendente briatnnica Modern Sky. Peccato che quando il disco era pronto per essere spedito nei negozi e presentato dal vivo sia scoppiata una pandemia globale.

Rylance e soci si sono rifatti costruendo uno zoccolo durissimo di fan sui social e in rete. E intanto hanno conquistato fan di un certo livello. Robbie Williams si è innamorato della loro “You again” a tal punto da chiedergli di aprire le date del suo nuovo tour estivo, che passerà anche per l’Italia, il 17 luglio allo Stadio Nereo Rocco di Trieste. Noel Gallagher si è offerto di fargli, scherzosamente, da ufficio stampa. “KOKO” è uscito lo scorso 21 marzo. Tra i miti del frontman, che scrive i brani e li produce anche, ci sono Freddie Mercury, gli Oasis e i Nirvana, ma la musica dei suoi Lottery Winners è decisamente distante da quella di queste icone, e pure da quella degli Smiths: è pop senza troppi fronzoli, semplice, radio-friendly (non è un caso che dietro al loro boom ci sia proprio una grossa spinta da parte delle stazioni radiofoniche britanniche). Può ricordare gli Imagine Dragons più pop.

“KOKO” è un acronimo di “Keep on keeping on”, che suona più o meno come “continuare ad andare avanti”: Thom Rylance l’ha scelto per omaggiare la nonna, che con quella espressione lo confortava quando andava male a scuola. A chi comincia oggi a mettere la testa fuori dalla cameretta dice: «Questo è per chiunque abbia un sogno: esci e realizzalo. Fallo accadere». Loro hanno fatto così. Guardate dove sono arrivati.

Vuoi leggere di più su Lottery Winners?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996