Il chitarrista dei Queen Brian May ha espresso la sua opinione nel dibattito in corso sull'intelligenza artificiale nella musica. Lo scorso martedì, oltre 1.000 artisti tra cui Damon Albarn, Kate Bush e Annie Lennox hanno pubblicato un album silenzioso per protestare contro le modifiche alle leggi sul copyright dell'intelligenza artificiale pianificate dal governo del Regno Unito che intendono rendere più facile per le piattaforme di intelligenza artificiale sviluppare e addestrare i propri modelli utilizzando opere protette da copyright, senza bisogno di una licenza.
Brian May si unisce alla protesta parlando al quotidiano britannico Daily Mail: "Il mio timore è che sia già troppo tardi: questo furto è già stato compiuto ed è inarrestabile, come tante incursioni che i miliardari mostruosamente arroganti proprietari di Al e dei social media stanno facendo nelle nostre vite. Il futuro è già cambiato per sempre. Ma applaudo questa campagna per rendere il pubblico consapevole di ciò che si sta perdendo. Spero che riesca a frenare, perché altrimenti nessuno potrà permettersi di fare musica da qui in poi".
Già nel 2023, May aveva lanciato l'allarme su quella che riteneva una presenza "enormemente spaventosa" dell'AI nella musica. Disse: "Penso che entro quest'anno il panorama sarà completamente diverso. Non sapremo quale direzione prendere. Non sapremo cosa è stato creato dall'AI e cosa è stato creato dagli umani".
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27/02/2025
Brian May e l'AI: "Temo che il futuro è già cambiato per sempre"
Il chitarrista dei Queen è contro le modifiche alle leggi sul copyright dell'AI del governo inglese
Di Redazione