Per l’avvocato c’è del razzismo contro Sean "Diddy" Combs

Secondo i legali “nessuna persona bianca è mai stata oggetto di un'accusa lontanamente simile"

Sean "Diddy" Combs nel settembre 2024 è stato accusato di associazione a delinquere finalizzata al racket, traffico sessuale con la forza, la frode o la coercizione e trasporto per l'esercizio della prostituzione. L’artista americano è attualmente detenuto a Brooklyn in attesa del processo previsto a maggio.

Ora il team legale di "Diddy" sta passando all'offensiva con una nuova mozione che mira ad archiviare una delle tre accuse federali contro di lui, sostenendo che le denunce sono motivate da ragioni razziali e che "nessuna persona bianca è mai stata oggetto di un'accusa lontanamente simile" ai sensi della legge Mann.

Nella memoria depositata martedì sera, secondo quanto riporta Variety, l'avvocato di Combs ha dichiarato che "non c'è mai stato un procedimento giudiziario simile" e che è stato "individuato perché è un uomo nero e potente e viene perseguito per una condotta che rimane regolarmente impunita".

Il memorandum riguarda specificamente il terzo capo d'imputazione, in cui si afferma che dal 2009 al 2024 ha effettuato un trasporto per esercitare la prostituzione. La condotta contestata riguarda l'attività sessuale tra le sue amiche e i presunti accompagnatori maschi assunti tramite un servizio di scorta legale, che secondo loro era consensuale.

"Molte coppie, comprese quelle ricche e di alto profilo, coinvolgono terzi nelle loro relazioni sessuali, a volte dietro compenso implicito o esplicito", si legge nel documento, che sottolinea che uomini bianchi di successo, come l'ex governatore di New York Eliot Spitzer, si siano impegnati in attività simili, ma non siano stati accusati in base alla stessa legge. "Una simile condotta non ha mai fatto scattare la responsabilità del Mann Act".

Il Mann Act o White-Slave Traffic Act è una legge federale del 1910 che nella sua forma originaria rendeva reato il trasporto nel commercio interstatale o estero di "qualsiasi donna o ragazza a scopo di prostituzione o dissolutezza, o per qualsiasi altro scopo immorale". L'intento principale dichiarato era quello di affrontare la prostituzione, l'immoralità e il traffico di esseri umani, in particolare quando il traffico era finalizzato alla prostituzione.

Il suo avvocato afferma che il capo d'accusa dovrebbe essere respinto perché si tratta di un caso di persecuzione selettiva, in quanto la legge Mann ha una storia di applicazione razzista ed è nota anche come legge sul traffico di schiavi bianchi. "Questo procedimento è l'ennesimo caso in cui la legge Mann è stata utilizzata in modo iniquo contro un importante uomo nero", conclude il memorandum.

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