A pochi giorni dal suo 69esimo compleanno è scomparso Giorgio Cocilovo, chitarrista, compositore, direttore d’orchestra e docente presso il CPM di Franco Mussida e il Conservatorio di Parma.
Cocilovo si avvicina alla chitarra da giovanissimo e impara lo strumento suonando le canzoni dei Beatles. Segue la sua passione con band giovanili ispirato dai modelli chitarristici degli anni ’70: Hendrix, Alvin Lee, Jimmi Page e tutti i guitar heros dell’epoca.
La sua svolta arriva nel 1976 grazie alla conoscenza con il batterista Tullio De Piscopo che lo introduce nel mondo della fusion e del jazz arrivando a suonare al Festival di Montreux.
Gli anni ’80 sono quelli che lo vedono come un ricercato e prezioso session man e la sua chitarra è presente nei dischi e sui palchi di moltissimi artisti italiani.
Si va da Al Bano a Mauro Pagani, passando per Cristiano De Andrè, Jovanotti, Gigi D’Alessio, Ivan Graziani, James Senese, Eros Ramazzotti (con cui nel 1991 ha suonato alla Radio City Music Hall di New York), Giorgio Gaber e Nikka Costa, solo per selezionarne alcuni. Nel 1985 vince il Telegatto come miglior chitarrista di studio.
Ma tra tutte le sue attività spicca la lunga, pluriennale, collaborazione con Renato Zero.
Giorgio Cocilovo ha ricoperto anche il ruolo di orchestrale lavorando per Mediaset e soprattutto per la Rai. Dal 1990 al 2019 è membro dell’Orchestra del Festival di Sanremo e nel 1994 la dirige in occasione dell’esibizione di Enzo Jannacci con Paolo Rossi nel brano “I soliti accordi”.
Franco Mussida,.fondatore e direttore del CPM, ricorda il chitarrista e docente con un lungo post su Facebook.