L’amico e collega Eddy Anselmi ci segnala l’interessante analisi di Davide Maistrello, 31 anni, laureato in Scienze Statistiche prestato al mondo della produzione TV, a proposito delle distorsioni presenti nel metodo di voto previsto dal regolamento di Sanremo 2025.
Maistrello, al termine della sua puntuale disamina, scrive:
Un anno fa teorizzavo che la reazione alla vittoria controversa di Angelina – che la narrazione ha voluto far passare come dovuta al “complottone” delle giurie, quando avevamo dimostrato che non serviva la coalizione per battere Geolier perché era del tutto normale che la canzone favorita di due componenti del voto su tre avesse la meglio sul brano preferito da una sola – avrebbe portato a un Sanremo 2025 con maggiore potere al televoto, per rispettare il desiderio di RAI di eleggere il vincitore “del popolo” ed evitare un nuovo caso Mahmood.
Mi aspettavo però che l’aumento di potere del televoto fosse dichiarato in partenza, e non nascondendosi dietro la finta pretesa dell’equilibrio di pesi fra le tre componenti per dare a giornalisti e radiofonici l’idea di contare qualcosa, quando nella pratica non è così.