Geezer Butler: "A decidere di cacciare Ozzy dai Sabbath fu Iommi"

Durante una conversazione nel corso di un episodio del podcast di Bob Lefsetz, il bassista dei Black Sabbath Geezer Butler è tornato a parlare di quando la band, nel 1979, decise di licenziare il cantante Ozzy Osbourne.
Il 75enne musicista britannico racconta: “Fu straziante perché eravamo cresciuti tutti insieme. Abbiamo combattuto insieme contro ogni difficoltà. Abbiamo fatto miracoli, portando la band al successo, fu straziante. È stato come tagliarsi un braccio.”
Nonostante il dolore per quella dura decisione, ancora oggi Butler crede che, per quanto dura, difficile e dolorosa, sia stata la scelta giusta da prendere poiché Ozzy in quel periodo aveva decisamente oltre passato il confine in cui le dipendenze possono portare a un punto di non ritorno. "Lui in quel momento aveva sicuramente bisogno di un cambiamento di stile di vita. Tutti noi facevamo uso di droghe, alcol e cose del genere, ma potevamo ancora funzionare. A differenza di Ozzy, lui non funzionava più. Prendemmo questa casa a Bel Air (un quartiere residenziale di Los Angeles, ndr) per scrivere un album. Ozzy semplicemente non era interessato alla musica che stavamo facendo."
Secondo Butler, il primo a proporre di escludere Ozzy dalla band fu il chitarrista Tony Iommi. “Alla fine Tony disse: ‘Ozzy deve andarsene’. Semplicemente lui non è interessato. La band non andrà più da nessuna parte se continuiamo così'. Aggiungendo: 'L'altra sera ero a una festa e ho parlato con questo ragazzo che si chiama Ronnie James Dio, ha una voce assolutamente splendida, penso che dovremmo provarlo.' Così Tony giunse alla decisione di sbarazzarsi di Ozzy. Odiavamo farlo, ma doveva succedere per il nostro e per il suo bene. Alla fine andò tutto alla grande. Arrivò Ronnie James Dio... Cantò alcune delle cose che avevamo scritto e fu splendido, proprio quello di cui avevamo bisogno. Quella fu la fine dell’era di Ozzy”.
Ozzy Osbourne naturalmente rimase sorpreso e sbalordito quando la band gli comunicò che era stato licenziato. Geezer Butler continua così il racconto: “Non poteva crederci. Voglio dire, è come se una tonnellata di mattoni gli fosse caduta addosso. Mi spiego meglio, noi avevamo gli altri compagni, ma Ozzy non aveva nessuno. Fortunatamente, proprio allora, giunse Sharon (Sharon Levy, la moglie di Ozzy, ndr) a salvarlo.”
Dopo essere stato licenziato Ozzy Osbourne avviò una carriera solista di buon successo pubblicando nel 1980 l'album “Blizzard of Oz”. Ripensando sempre a quei momenti Butler prova un senso di sollievo e soddisfazione: "Mi ha sorpreso la rapidità con ha voltato pagina. Eravamo davvero contenti che avesse avuto successo e che avesse cambiato tutta la sua vita. È stato fantastico perché lui ha avuto successo e noi abbiamo avuto successo. Noi avevamo avuto uno degli album più venduti di sempre dell'era dei Sabbath (“Heaven and hell”, ndr), e probabilmente lui divenne più grande dei Sabbath."