Artista poliedrico, rapper, produttore, cantautore e stilista californiano, Tyler, The Creator, che in oltre dieci anni di carriera ha lasciato un segno importante con il suo hip hop alternativo e allo stesso tempo mainstream, sta per tornare con un nuovo progetto discografico che, ancora una volta, sembra mostrare la sua costante voglia di superare confini e stilemi della musica e dell’arte contemporanea. “Chromakopia”, il suo nuovo album in uscita volutamente lunedì 28 ottobre, e non un venerdì, è già al centro di un mare di teorie, ipotesi e interpretazioni per comprenderne il/i significati. Partiamo dai fatti: innanzitutto la data di uscita. Da tempo l’artista (il 30 aprile 2025 si esibirà in Italia al Forum di Assago), attraverso delle interviste, sta denunciando la trasformazione dell’arte in “solo prodotto di intrattenimento o meme” e dice di rifiutarne alcune dinamiche. Da qui la decisione di stabilire una data di pubblicazione del nuovo progetto in controtendenza alla valanga di musica inserita nelle piattaforme il venerdì.
“Penso che dovremmo tornare a far uscire nuovi brani di martedì anziché di venerdì…conosco le persone che lavorano nell’industria, e so che lo fanno perché pensano che nel weekend la gente abbia più tempo per ascoltare la musica e questo fa andare su il numero di streaming. Ma credo anche che quelli che si fanno nel weekend siano degli ascolti passivi. La gente ascolta mentre è alle feste o in palestra, perciò non sta davvero ascoltando”, disse l’anno scorso. “Anche perché le persone nel weekend vogliono uscire, rilassarsi, e non mettersi lì ad ascoltare attentamente la musica. Penso che se tornassimo a pubblicare durante la settimana, tutti quelli che fanno i pendolari per andare a scuola, o al lavoro, avrebbero un’occasione di ascolto maggiore, ognuno avrebbe quei trenta minuti al giorno per immergersi nella musica e ascoltarla davvero con attenzione…”, proseguì.
Del nuovo disco, oltre al titolo, è stata svelata anche la cover ed è stato pubblicato un teaser di annuncio: questi elementi hanno portato a interrogarsi sul significato del concept generale del lavoro e sulle possibili collaborazioni. Tutto sembrerebbe pendere verso un metaforico passaggio dal bianco e nero al colore, un salto cromatico in cui ci sono anche riferimenti alla cultura africana, tra cui l'acconciatura che Tyler sfoggia nella clip di lancio e nella copertina del disco, un taglio che è tipico della tradizione africana. L’idea dell’artista sembra quella di voler esplorare le sue radici (ha padre nigeriano e madre afroamericana di origini canadesi) e il contesto sociale tout court, ponendo e ponendosi domande sul grande tema dell’identità. Ad aiutare nella comprensione di questo viaggio, intanto, c’è anche un nuovo singolo, molto bello, con tanto di video. "Noid" (abbreviazione di "Paranoid") è il primo squillo di “Chromakopia”.
Il video del pezzo ritrae il protagonista dell'album, ovvero quello che dovrebbe essere “Saint Chroma”, con tanto di maschera, consumato dalla paranoia, costantemente osservato e inseguito. Si allontana freneticamente da tutti, immaginando persino un'auto che lo segue e una persona che lo minaccia con una pistola nella sua stessa casa, anche se niente di tutto ciò è realmente reale. Musicalmente è estremamente interessante: c’è il campionamento di una vecchia canzone africana anni ’70 (Ngozi Family's - "Nizaka Panga Ngozi"), in particolare dell’intro rock distorto su cui si inseriscono cori e parti più rappate. Per Tyler, questo non è un approccio nuovo: "I think", brano di spicco del disco “Igor” del 2019, prende il suo ritornello e i campioni melodici dal boogie banger di Bibi Mascel, "Special Lady", e il suo loop di batteria è tratto da "Get Down" di Nkono Teles. Mascel è stato un cantante nigeriano con successi marginali negli anni '80, mentre Teles, un super-produttore nigeriano camerunense, è stato famoso per aver ridisegnato i suoni pop nigeriani. Sarà intrigante vedere come “Chromakopia” promuoverà definitivamente l'abbraccio tra l’eredità africana che custodisce e la sua voglia di sperimentare. Il nuovo disco sembra andare esattamente verso questa direzione, in bilico tra passato e futuro, e senza ancora essere uscito regala già sogni, idee, suggestioni.