Avete presente quella bruttissima sensazione di quando vi accorgete che una canzone appena uscita è incredibilmente simile a un vostro pezzo che nessuno (o quasi) ha mai ascoltato? Prima di gridare al plagio, è importante capire bene cosa dice la legge a riguardo. Dimostrare il plagio non è così semplice come sembra, né è facile che si rientri davvero nelle tutele di legge. Partiamo da alcuni concetti di base, anzitutto per capire se davvero possiamo preoccuparci e capire come agire, oppure se lasciar perdere perché senza basi giuridiche.
Le fonti specificano che il diritto d'autore non protegge le idee, bensì le forme espressive dotate di creatività (originalità minima). Questo significa che se avete scritto una canzone sul capodanno, non potete impedire a qualcun altro di farlo. Quello che è tutelato è il modo in cui avete espresso quell'idea, quindi la combinazione specifica di melodia e testo. Gli arrangiamenti, in genere, non rilevano, perché non incidono significativamente su questi elementi, né vantano originalità sufficiente.
La melodia e il testo, dunque, quantomeno nella musica leggera, sono gli elementi chiave per distinguere una canzone dall'altra. Sfatiamo però una leggenda urbana: non esiste un numero minimo di note uguali per determinare il plagio, il giudice infatti valuta caso per caso, considerando l'originalità e la novità della sequenza di note. Se in una canzone ho usato un noto riff blues è probabile che, trattandosi di uno standard, non abbia i requisiti minimi sopra visti di originalità e creatività e che quindi non sia per legge tutelabile. Lo stesso discorso potrà farsi per i testi: parlare di amore e sole in maniera generica molto difficilmente avrà tutela, salvo che le parole non siano combinate tra di loro in una modalità originale. Ricordate che viene tutelata la forma espressiva e non l’idea: non è il contenuto ad essere protetto di per sé, quanto la maniera in cui lo si esprime.
E quindi come appurare con certezza di avere qualcosa in mano di sufficientemente creativo e originale per poter invocare una tutela? Purtroppo non c’è una risposta certa né facile: l’unico modo per saperlo (legalmente parlando), sarebbe arrivare al terzo grado di giudizio in tribunale; e speriamo che non sia davvero il vostro caso.
Prima di giungere a qualsiasi conclusione dunque - visto che rivendicare originalità e creatività oggi non è affatto facile, così come identificare se e quanto un brano è davvero uguale/simile a un altro - vi consigliamo di rivolgervi a esperti del settore come legali di fiducia, consulenti musicali o veri e propri musicologi: una causa ha tempi e costi molto alti che andranno valutati sul caso concreto.
Se fatte le dovute valutazioni ritenete di essere stati plagiati, il nodo della vicenda è probatorio: ho una prova di paternità dell’opera con una data “certa”, anteriore a quella dell’opera plagiaria?
Le modalità di prova sono svariate, l’importante è che la normativa o la giurisprudenza riconoscano tale modalità come valida. Ad esempio la raccomandata a/r inviata a sé stessi, in genere, non ha valore.
Tra quelle legalmente valide e facilmente accessibili ne troviamo svariate, per esempio il deposito SIAE in sezione Musica oppure la marcatura temporale. Ve ne sono altre ancora che abbiamo già descritto nel nostro precedente articolo “Ho creato un pezzo e vorrei farlo ascoltare in giro. Come posso tutelarmi?”
Ricordate che questi strumenti vi tutelano solo dal punto di vista della paternità, non della gestione economica dei diritti d'autore (salvo il deposito in SIAE come iscritti alla sezione Musica). Per quello, potete decidere di gestire i diritti individualmente, oppure affidarvi alla SIAE o altra collecting analoga. Inoltre, né SIAE né altre società di gestione collettiva si attivano in caso di plagio: dovete farlo personalmente.
In conclusione, bisogna anzitutto aver adottato le procedure corrette per avere una prova di tempo certa sulla paternità della vostra opera. Dopodiché va valutato se davvero l’altra opera sia un plagio o meno. In caso affermativo, consultate un legale esperto per capire come procedere per far valere i vostri diritti.
Avv. Andrea Michinelli
Note Legali è un’associazione di promozione sociale nata per tutelare e migliorare la professione del musicista. Con 18 anni di attività e più di 5000 associati nello storico, Note Legali è ad oggi la più rappresentativa associazione di categoria del settore musicale in Italia, che unisce musicisti di ogni estrazione e livello professionale, offrendo ai propri associati un punto fermo di ascolto e numerose iniziative utili per tutelare al meglio la propria attività musicale.
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Qui l'intervista video di Rockol al fondatore di Note Legali, Andrea Marco Ricci.
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