Il 77° Ciclo di Spettacoli Classici (dal 20 settembre al 19 ottobre) al Teatro Olimpico di Vicenza, diretto artisticamente dai fondatori del Teatro delle Albe, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, si conclude con due eventi che mettono al centro il "coro" come simbolo di una moltitudine di voci.
Il gran finale si apre il 18 ottobre con Giovanni Lindo Ferretti, una figura di spicco della musica italiana, noto per il suo passato con i CCCP e i CSI. Ferretti presenterà "moltitudine in cadenza, percuotendo", un progetto misterioso che esplora temi di identità e trasformazione attraverso una performance che combina voce, percussioni e ritualità teatrale. Al suo fianco ci sarà Simone Beneventi, un esperto percussionista.
Così lo stesso Giovanni Lindo Ferretti racconta lo spettacolo che porterà in scena: “un antico palcoscenico in ardita prospettiva urbana - un corpo/voce, un’ombra, percussioni - tono ritmo frequenza - percuotersi il petto: un dolore che non può pacificare - percuotersi la fronte: stupore mai sazio, rinnovato - 70anni, echi biblici”. E ancora: “Ritualità in forma di teatro, non so dire di più: non siamo una compagnia teatrale che sta mettendo in scena un nuovo spettacolo. Ahimè anche voi ormai non potete far altro che fidarvi. Ciò che deve accadere accada.”
Il giorno seguente, il 19 ottobre, il Teatro Astra ospiterà "Notte delle voci", un evento curato da Ermanna Montanari, che si propone come un rito collettivo di celebrazione della voce. Questo evento vedrà la partecipazione di artisti di grande prestigio, tra cui Mariangela Gualtieri, poetessa e co-fondatrice del Teatro Valdoca. Sul palco anche Daniela Pes, che mescola elettronica e ambient, Mara Redeghieri, che interpreta canti anarchici e partigiani, e R.Y.F., una voce queer della comunità dance punk. Abdullah Miniawy, un artista egiziano simbolo di libertà, porterà la sua esperienza internazionale, mentre il collettivo Ndox Èlectrique presenterà un rituale di resistenza anti-coloniale attraverso musica ancestrale e percussioni.
La serata culminerà in una catarsi di suoni e canti diversi, accompagnata da creazioni visive in tempo reale dell'artista Stefano Ricci. L'evento rappresenta una fusione di esperienze artistiche che esplorano la spiritualità, l'identità e la resistenza, offrendo al pubblico un'esperienza immersiva e trasformativa.