Non è un caso che il titolo del loro disco, sulla copertina, sia scritto con quel verde lì, il verde brat reso un fenomeno di costume da Charli XCX quest’estate, lo stesso che hanno scelto per il vinile colorato dell’album: le Cumgirl8 sono quanto di più brat ci sia in giro attualmente. Provocatorie, impegnate, irriverenti, iconoclaste, Lida Fox, Veronika Vilim, Avishag Rodrigues e Chase Lombardo sono partite nel 2019 dagli scantinati di Manhattan con una missione: sovvertire lo status quo del rock con la loro attitudine riot, urlando slogan contro il patriarcato e il capitalismo. Di loro si sa poco, pochissimo in realtà. Si dice che si siano “incontrate in una sex-chat 8000 anni fa, in un altro metaverso”, che la loro musica prenda spunto da artisti come Cocteau Twins, ESG, B-52s e Madonna. Per il resto, ci pensa il mistero ad alimentare il fascino per la band, che dopo l’esordio dello scorso anno per la 4AD Records con l’Ep “Phantasea pharm” pubblica oggi per l’iconica etichetta indipendente britannica per la quale hanno inciso St. Vincent, The The e gli stessi Cocteau Twins l’album “The 8th cumming”.
Tra i loro riferimenti culturali le Cumgirl8 - il nome ha a che fare ovviamente con il porno - citano nientemeno che Cicciolina, alla quale hanno dedicato l’omonima canzone: “Cicciolina è un’icona italiana, pornostar ed ex politica che è stata eletta in parlamento negli anni 90. Si è battuta per i diritti umani e per l’eliminazione delle armi nucleari. Cicciolina diceva ‘fate l’amore non fate la guerra’ e usava il suo divino potere della femminilità per trollare lo status quo disgregandolo dall’interno. Sentiamo che i suoi ideali sono fondamentali per la filosofia delle cumgirl8 di cambiamento sovversivo, pace e forza nella vulnerabilità. Speriamo che ami la nostra canzone, noi la amiamo moltissimo. Cicciolina è la cumgirl1”, dicono. L’uscita di “The 8th cumming” è stata anticipata da quella del singolo “Karma police”. Non è una cover dei Radiohead, specificano Lida Fox, Veronika Vilim, Avishag Rodrigues e Chase Lombardo, “ma una caotica storia di un tour di voli persi e bagagli rubati, raccontata con una tempesta di tastiere scintillanti e spigolose, riff vorticosi e propulsivi e sussurri da night club darkwave simili a Gina X, Essential Logic e Delta 5”.
“The 8th cumming” è stato registrato, mixato e masterizzato tutto in analogico, dalla prima all’ultima nota. Le Cumgirl8 lo descrivono come “un sogno febbrile di Greta Thunberg”. Il tema principale, spiegano, è il “cyberfemminismo”: “Il disco mira a esaminare le nostre relazioni con il mondo online e fisico da un punto di vista apocalittico”. L’album, dicono, “oscilla sonoramente tra oscurità e luce, viaggiando intergalatticamente tra un industrialismo distorto e gotico simile alle colonne sonore horror retrò di John Carpenter, un synth-wave pieno di suspense e talvolta romantico che ricorda Chris & Cosey o Suicide e un grintoso sperimentalismo post-punk”. L’elenco delle ispirazioni comprende, in ordine sparso: Miss Kittin, Delta 5, Lizzy Mercier Descloux, Throbbing Gristle, ESG, Desire, Ladytron, Deli Girls, Nine Inch Nails, Siouxsie and the Banshees, Peaches, Björk, LustsickPuppy, Nite Fleit, White Town e Girl Pusher. “Cenni a ciascuno di essi possono essere visti in piccole dosi in tutto il disco”, fanno sapere.
È dal vivo che le Cumgirl8 danno il meglio. Le esibizioni live del quartetto sono state definite “incendiarie e brillantemente caotiche”, emblematiche dello spirito del gruppo newyorkese. L’anno scorso, la band ha suonato in un live sold out alla Knitting Factory a Baker Falls, NYC (ex The Pyramid Club), poi ha accompagnato in tour Le Tigre nei sold-out canadesi, ha fatto un tour da headliner in Europa e Regno Unito e un sacco di festival (Primavera Sound, The Great Escape, Greenman, Core Festival, Loose Ends e Pitchfork Paris). Il 15 novembre saranno in concerto al Covo Club di Bologna: sarà l’unica occasione per vederle in azione in Italia, a questo giro.