Per fortuna c’è ancora spazio per canzoni come “Die with a smile”

Lady Gaga e Bruno Mars sfidano le hit pensate per TikTok. E vincono. Analisi di un successo.

Nell’era di TikTok e dei pezzi scritti a tavolino pensando a potenziali balletti e meme, per fortuna c’è ancora spazio per canzoni come “Die with a smile”, il sorprendente duetto tra Lady Gaga e Bruno Mars che dalla sua uscita, lo scorso 16 agosto, si è fatto largo nelle classifiche mondiali fino a conquistare questa settimana il primo posto di quella dei brani più streammati a livello globale su Spotify: con 64,6 milioni di ascolti totalizzati solo nell’ultima settimana, “Die with a smile” ha detronizzato un’altra hit in controtendenza rispetto a ciò che va per la maggiore nelle classifiche di questi tempi, “Birds of a feather” di Billie Eilish.

Sì, certo, di mezzo ci sono due star assolute del pop degli ultimi vent’anni, che insieme hanno venduto oltre 300 milioni di dischi in tutto il mondo e conquistato a più riprese le vette delle classifiche. Ma - come si dice - Gaga e Mars non se la portavano da casa: il ricambio generazionale del pop mondiale di questi ultimi anni non ha risparmiato nessuno. Citofonare Katy Perry, peraltro protagonista accanto alla stessa Lady Gaga della rivalità più celebre del pop degli anni a cavallo tra i Duemila e i Duemiladieci (così diverse tra loro, quando nel 2013 una pubblicava un disco ultrapop come “Roar”, l’altra rispondeva con il suo lavoro più sperimentale e visionario, “Artpop”): alla 39enne popstar losangelina non è bastato tornare sulle scene con un pezzo ultra-tiktok friendly come “Woman's World” per riprendersi il suo posto nella scena. I fan devono aver percepito una mancanza di genuinità e di autenticità dietro l’operazione: il singolo, primo estratto dall’album “143”, in uscita il 20 settembre, si è rivelato un clamoroso buco nell’acqua. Lady Gaga e Bruno Mars, 38 anni entrambi, hanno invece fatto un ragionamento all’apparenza opposto a quello di Perry, unendo le forze per un brano démodé nei suoni, nella struttura e nella scrittura, che richiede più di un ascolto prima di fare presa. Non proprio una hit pensata per spopolare su TikTok.

Forse è proprio questo che li ha premiati: con “Die with a smile” sono andati a coprire praticamente un vuoto, in un mercato discografico ormai saturo di pezzi con ritornelli settati per le clip da 15 secondi. “Io e Bruno ci rispettiamo molto reciprocamente e stavamo parlando da tempo di collaborare. Stavo finendo il mio album a Malibu e una sera dopo una lunga giornata mi ha chiesto di andare nel suo studio per ascoltare qualcosa a cui stava lavorando. Era circa mezzanotte quando sono arrivata e sono rimasta sbalordita quando ho sentito cosa avesse iniziato a fare. Siamo rimasti svegli tutta la notte e abbiamo finito di scrivere e registrare la canzone. Il talento di Bruno è inspiegabile. La sua musica e la sua visione sono di altissimo livello. Non c'è nessuno come lui”, racconta Gaga a proposito del duetto, il primo con il collega. E il cantautore di Honolulu aggiunge: “Lavorare con Gaga è stato un vero onore. È un'icona e rende questa canzone magica. Sono così emozionato che tutti possano ascoltarla”.

“Die with a smile”, prodotta a quattro mani da D’Mile (vero nome Dernst Emile II, classe 1985) e Andrew Watt, due produttori così diversi tra loro, uno specializzato in r&b contemporaneo e l’altro capace di spaziare dall’indie al rock, è un omaggio agli Anni ’70 che però suona sorprendentemente e profondamente moderno. Ammontano in tutto a 133,7 milioni gli streams collezionati su Spotify dall’accoppiata Gaga-Mars nelle ultime due settimane. E quello di “Die with a smile”, ci sbilanciamo, è un successo destinato a crescere ancora, contro ogni previsione.

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